Civiltà del Lavoro, n. 1/2023

36 FOCUS Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2023 acqua è un elemento naturale con cui ho sempre avuto la fortuna di relazionarmi anche nella mia vita imprenditoriale. È un fil rouge per tutte le strutture gestite da Costa Edutainment: dagli Acquari di Genova, Cattolica e Livorno e dal parco Oltremare, che guardano all’acqua come elemento vitale, risorsa da tutelare e strumento di divulgazione, ai parchi acquatici Aquafan e Caravelle, in cui l’acqua è un mezzo di aggregazione e divertimento. Una risorsa naturale che a lungo abbiamo considerato inestinguibile e che da qualche tempo, invece, ci accorgiamo essere una ricchezza da preservare e utilizzare con grande responsabilità. L’intero pianeta è coperto per tre quarti dall’acqua. Gli oceani contengono il 97% dell’acqua presente sulla Terra e rappresentano, per volume, il 99% di spazio occupato da organismi viventi, di cui solo 200mila specie identificate. Assorbono circa il 30% della CO2 prodotta dall’uomo e producono tra il 50 e l’80% dell’ossigeno. E solo per questo la tutela degli ecosistemi dovrebbe essere soggetta a regole molto più severe di quelle che sono oggi in vigore nella maggior parte del pianeta. Perché l’oceano è uno solo e non è spostando i rifiuti nei paesi più distanti da noi che si potrà avere un mondo più pulito. L’economia legata al mercato delle risorse e delle industrie marine e costiere rappresenta circa il 5% del Pil mondiale e più di tre miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento. Il binomio acqua/vita è ormai indiscusso e facile da comprendere quando si parla di acqua dolce. È infatti chiaro a tutti che la mancanza di acqua porta a siccità, desertificazione, difficoltà in ambito agricolo e conseguente scarsità di cibo. In Italia in questi ultimi anni è stato un tema molto discusso a causa delle scarsissime nevicate e piogge, che ci hanno portato, tra le altre problematiche, a “perdere” la definizione di grande fiume per il Po e a vedere drasticamente ridotte le nostre riserve di acqua dolce. Questo binomio, però, ha un significato molto più ampio se si intendono tutti gli ambienti acquatici, con particolare riferimento a quelli marini, e non sembra sia ancora percepito in maniera così diffusa e consapevole. Sotto la superficie del mare e degli oceani c’è una ricchezza di vita e una varietà di creature che ancora non conosciamo e che stiamo mettendo in grave difficoltà con la pesca intensiva, l’inquinamento di ogni genere e il riscaldamento globale. Non a caso, l’Agenda 2030 dell’Onu dedica uno dei di Giuseppe COSTA Giuseppe Costa L’ POTERE RICREATIVO dell’oro blu

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