Civiltà del Lavoro, n. 6/2022

96 Civiltà del Lavoro novembre • dicembre 2022 Moda, unicità dell’Italia antidoto alla crisi LARDINI: COLTIVIAMO BELLEZZA P Le abitudini dei consumatori sono cambiate a causa della pandemia, quali contromisure hanno approntato le boutiques di alta moda per coesistere con gli store digitali? Sinergia, questa è la parola chiave su cui si è basata la nostra strategia. Fondamentalmente abbiamo e stiamo cercando di far avvicinare due mondi che solo apparentemente sono lontani ma che in realtà possono essere sinergici tramite una interazione di servizi trasversali. Solo per fare un esempio stiamo avviando nel nostro sito di e-commerce l’opzione “ordina e ritira in boutique” al fine di dare al nostro cliente non solo un servizio di consegna ma anche la possibilità di avere a disposizione uno staff di persone preparate e professionali che può consigliarlo ed informarlo su tutta la nostra collezione. er l’Italia la moda è la seconda voce nella bilancia dei pagamenti e dà lavoro a quasi due milioni di persone. Che momento vive il settore? Abbiamo iniziato un 2022 all’insegna della speranza, confortati da importanti dati di crescita del comparto che ha registrato un +18,6% nel 2021 riportando il fatturato di settore a superare i 53 miliardi e quindi attestandosi sui valori pre-covid (fonte Smi). La successiva invasione dell’Ucraina e l’impennata dei costi energetici hanno rappresentato una vera e propria “doccia fredda” che ha portato il settore a scontare un aumento dei costi imprevisto e soprattutto sproporzionato che sta generando un clima di grande incertezza. Inoltre la guerra in atto, unita alle restrizioni di viaggio ancora legate al Covid, ha causato un crollo delle presenze straniere in Italia ed in tutta l’Europa che si è tradotto in una drastica diminuzione dei consumi di beni di lusso e quindi degli incassi nelle boutiques. ANDREA LARDINI Industria tessile - Marche

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