Civiltà del Lavoro, n. 6/2022

103 Civiltà del Lavoro novembre • dicembre 2022 Recentemente un altro momento di grande emozione è stata la decisione di aprire il capitale della Adria Ferries Spa a quello che ho ritenuto essere, dopo una accurata selezione, il miglior fondo italiano che potesse accompagnare il nostro Gruppo in un percorso di crescita strutturata e solida. Il 9 marzo scorso è quindi entrato Eurizon Asset Management del Gruppo Intesa San Paolo che ha acquisito il 33% del capitale Adria Ferries. Quali le prospettive del settore trasporti nel medio periodo? Il settore dei trasporti marittimi di merci, negli ultimi due anni, ha vissuto un momento particolarmente favorevole, diverso ovviamente da quello del settore passeggeri che ha sofferto, in modo pesantissimo, il periodo della pandemia. Nel medio periodo vedo un futuro sempre più orientato ad una selezione effettuata su base dimensionale, nonché ad una integrazione massiccia delle varie filiere. Tale obiettivo si potrà raggiungere tramite linee di crescita interna ma soprattutto attraverso acquisizioni o aggregazioni ed una capacità di effettuare investimenti di importanti dimensioni. Quali differenze, organizzative e tecnologiche, trova nel mondo della logistica rispetto a quando ha cominciato la sua attività imprenditoriale? Il mondo della logistica non è ovviamente come il mondo della tecnologia, ma nonostante ciò, trovarsi in questo settore da 37 anni significa averci passato una vita ed avere assistito a cambiamenti epocali. È stato bello veder mutare, giorno dopo giorno, i modelli organizzativi, le tecnologie applicate e vedere crescere e maturare giovani che nel tempo hanno cambiato il loro tipo di formazione e di approccio al business. Ogni istante passato nelle nostre aziende lo abbiamo dedicato a cercare di capire, ma soprattutto anticipare, le tendenze di mercato. Mai avuto paura di non farcela? No, o forse non ho avuto mai il tempo di pensarci. Quali emozioni ha provato quando è stato nominato Cavaliere del Lavoro? Riprendendo la prima domanda: direi che la nomina a Cavaliere del Lavoro è la quinta maggiore emozione provata nel corso della mia storia imprenditoriale e forse la più intensa. Ascoltare il Presidente Mattarella che, con il suo sguardo particolarmente penetrante, ti ringrazia per ciò che da imprenditore hai fatto per il nostro Paese, fa comprendere a chiunque l’intensità dell’emozione vissuta in quel momento. Personalmente mi sono sentito orgoglioso di essere italiano.

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