Civiltà del Lavoro, n. 3/2022

21 Civiltà del Lavoro giugno • luglio • agosto 2022 di Marco BOGLIONE AZIENDA LEGGERA il modello che vince Foto ©Massimo Sestini – 2016 PRIMO PIANO MARCO BOGLIONE è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2011. È a capo di un network di imprese industriali e commerciali che produce e vende nel mondo le collezioni disegnate e industrializzate dalla capogruppo. La BasicNet è presente in 120 mercati, dà lavoro a 500 persone e tra i suoi marchi storici ci sono Robe di Kappa, KWay, Briko e Superga. È leader a livello mondiale nell’abbigliamento sportivo e informale attraverso l’introduzione di un nuovo modello di business U Marco Boglione n paio di settimane fa una collega tede- sca mi ha chiesto “Come va?” Le ho ri- sposto: “A parte che non sappiamo più quanto costano le materie prime, l’e- nergia e i trasporti; che facciamo mol- ta fatica a trovare nuove risorse uma- ne; che non sappiamo quanto ci costerà il denaro; che nessuno ci dice il reale livello di inflazione; che il cambio dollaro/euro è fuori controllo e che, di fatto, è in corso una guerra tra le due maggiori potenze mondiali; per il resto va tutto molto bene…”. In effetti non possiamo lamentarci e questo credo valga un po’ per tutto il settore dell’abbigliamento. La doman- da del consumatore finale che si temeva potesse essere fortemente influenzata negativamente dalla pandemia e poi dall’insicurezza derivante dalla forte instabilità geo- politica, sembra invece più robusta che mai. In questo scenario le aziende in grado di gestire la gran- de complessità del processo industriale sono quelle che usciranno più forti e più grandi da questo periodo paz- zesco. La velocità nella gestione, la flessibilità delle de- cisioni, il commettere pochi errori sono i valori su cui devono contare le imprese per navigare con successo in questa tempesta che sembra quasi perfetta. Sono le aziende leggere, che da tempi non sospetti hanno ini- ziato la digitalizzazione di tutti i loro processi azienda- li, eliminando via via la carta e azzerando le frizioni, gli sbagli e i ritardi della cosiddetta burocrazia o gestione analogica del processo a vantaggio del tempo reale tipi- co della nuova dimensione digitale. L’accelerazione che subisce l’intera filiera della catena dell’offerta è incredibile ed è quello di cui le imprese og- gi hanno bisogno per compensare e addirittura trarre vantaggio da questa situazione macro e microeconomi- ca sconosciuta e imprevedibile. Le aziende che l’hanno già fatto oggi ne traggono vantag- gio, le altre si devono affrettare per contare al più pre- sto su sistemi di gestione che vadano alla velocità della luce. Quella del suono non basta più.

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