Civiltà del Lavoro, n. 3/2022

19 Civiltà del Lavoro giugno • luglio • agosto 2022 BERNABÒ BOCCA è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2005. È a capo del Gruppo S.I.N.A. Hotels, azienda di famiglia, cui fanno capo 11 alberghi di lusso. Gli alberghi del Gruppo sono tutti storici, ma con uno stile e un’atmosfera propria e inconfondibile. Il Gruppo oggi dà lavoro a 400 dipendenti. Bocca è presidente di Federalberghi ed è stato Senatore della Repubblica nella XVII Legislatura PRIMO PIANO Il boutique hotel Sina Flora a Capri Tornando allo scenario internazionale, non solo il nostro ma tutti i settori sono stati investiti dai pesantissimi rin- cari del costo dell’energia. Vale la pena sottolineare che le imprese alberghiere sono aziende energivore. La pro- spettiva non è rassicurante se si guarda alla situazione di emergenza dovuta in particolare al conflitto: le impenna- te del caro energia hanno letteralmente triplicato i nostri costi. E nonostante le misure di contenimento già adot- tate dal governo, molte imprese sono a rischio chiusura dovendo affrontare un aumento della bolletta energe- tica per gas ed elettricità troppo oneroso. Oggi, turisticamente parlando, siamo impegnati nella stagione più importante dell’anno. Possiamo dire di es- sere soddisfatti dei risultati. L’Italia torna ad essere ri- chiestissima, a livello nazionale e internazionale. Siamo consapevoli che per i nostri concittadini il viaggio e la vacanza rappresentino un bene irrinunciabile e pensia- mo di poter registrare una performance in grado di av- vicinarsi ai risultati del 2019. Ma proprio ora, di fronte ad una ripresa che non ci si aspettava così violenta, combattiamo con un’altra criti- cità: oltre al generalizzato rincaro dei prezzi che inve- ste anche i trasporti, tra aerei, traghetti e carburanti, soffriamo la carenza di personale specializzato. I nostri giovani si sono disamorati, la pandemia ha mietuto vit- time anche in termini di motivazione. A dispetto del tema della disoccupazione e al di là delle polemiche sugli strumenti ideati per combatterla, rattri- sta il fatto di non riuscire a cooptare lavoratori nel set- tore e di dover ridurre la produttività delle nostre azien- de a fronte di questa carenza. Ma ciò sta accadendo… Ritengo che tale aspetto imponga alla nostra società una profonda riflessione, dovremmo sentirci tutti potenzia- li attori nella realizzazione di un obiettivo importante: ridare mordente ai nostri ragazzi, fare “moral suasion” in ogni occasione, soprattutto in ambiti istituzionali, af- finché – e torno alla premessa – si riconquisti la consa- pevolezza e l’orgoglio che lavorare in questo comparto, in un paese come l’Italia, sia un assoluto privilegio. Oggi, turisticamente parlando, siamo impegnati nella stagione più importante dell’anno. Possiamo dire di essere soddisfatti dei risultati. L’Italia torna ad essere richiestissima, a livello nazionale e internazionale

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