Civiltà del Lavoro, n. 1/2022

41 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 FOCUS FRANCESCO MUTTI, nominato Cavaliere del Lavoro nel 2017, è amministratore delegato del Gruppo Mutti, azienda di famiglia leader nei derivati del pomodoro. Sotto la sua guida vengono realizzati importanti investimenti per garantire la qualità del prodotto e dei processi, sono utilizzati infatti solo pomodori 100% italiani, no ogm e coltivati in aree certificate. Grazie alle innovazioni introdotte ha ridotto del 4,6% l’impronta idrica e del 27% le emissioni di CO 2 lungo la filiera Impianti di lavorazione del pomodoro Molti settori registrano da diversi mesi l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia. In che misu- ra questi fattori impattano sulla sua azienda e come vi state attrezzando? Questo momento è caratterizzato da una particolare complessità causata da una esplosione dei costi ina- spettata: prima i rincari dei costi logistici, poi gli spro- positati aumenti dei costi energetici e ora tutti i mate- riali necessari alla trasformazione e alla produzione dei prodotti. Anche noi stiamo subendo questa situazione, nel 2022 prevediamo un aumento dei nostri costi di pro- duzione di circa il 15-20%, in linea con quanto sta acca- dendo sul mercato. Questi aumenti si rifletteranno in parte sui nostri pro- dotti, ma sono certo che un buon piatto di pasta conti- nuerà comunque ad aver un costo del tutto accessibile. Il rincaro delle commodity è un problema piuttosto grave per un paese trasformatore come l’Italia. Se- condo lei, cosa dovrebbe fare il governo per preser- vare la nostra industria manifatturiera? La nuova ondata inflazionistica rappresenta una vera emergenza industriale. Senza interventi il rischio è quel- lo di mettere in difficoltà la filiera agricolo-industriale- distributiva che in questi anni ha raggiunto livelli di effi- cienza molto alti. Per superare le difficoltà del momento si potrebbero creare consorzi d’acquisto a livello nazio- nale ed europeo, sui quali potrebbe scattare la garanzia dello Stato sulle variazioni eccessive di prezzo. Una sorta di assicurazione pubblica, come è accaduto per i prestiti alle imprese. Questo permetterebbe anche di accelera- re il processo di transizione ecologica, ma per fare que- sto c’è bisogno di risorse. Fare sistema anche in questo caso è la soluzione per poter gestire nuovi equilibri, nuovi costi. Per questo il ruolo degli stati nell’accompagnare la transizione è de- cisivo. (S.T.)

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