Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

98 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 Ricerca e impresa, dialogo necessario PIZZOCARO: SPINGERE SUI BREVETTI I ha avuto inizio nel 1961, successivamente l’azienda è cre- sciuta e abbiamo cominciato a produrre i farmaci conte- nenti questo principio attivo. Nel corso degli anni la pro- duzione complessiva è aumentata, passando poi anche allo sviluppo di dispositivi medici. Oggi siamo un pun- to di riferimento mondiale per la produzione di questo polimero, così che anche società che operano nella co- smesi si sono avvicinate alla ricerca di un partner in gra- do di soddisfare le loro necessità di sviluppo del campo della cosmesi di alta gamma. Il passo successivo è stato non brillare più solo di luce riflessa ma di metterci sul mercato. Certi di quanto stavamo facendo e delle nostre potenzialità, ci siamo messi in gioco con un brand in cui il nostro nome fosse riconoscibile. La vendita dei nostri prodotti avviene solo tramite il canale della farmacia ed i farmacisti, nostri partner, non hanno potuto che con- fermare la validità della nostra scelta con risultati che vanno al di là delle nostre previsioni. A 45 anni decide di lasciare il Gruppo in cui era cre- sciuto per dare vita a una nuova avventura. Come nac- que quella scelta? “La mia vita professionale si divide in due momenti, la prima da dipendente e la seconda da imprenditore. In entrambe le esperienze sono sempre stato guidato da un l settore farmaceutico, a seguito dell’emergenza sanitaria, gode di grande attenzione. Quali sono gli sce- nari futuri, in particolare, per l’indu- stria italiana? La pandemia ha messo in luce come una parte significa- tiva della burocrazia oggi vigente rappresenti spesso un ostacolo al lancio di nuovi prodotti farmaceutici, e quindi alla disponibilità di terapie per i pazienti che li necessita- no. È proprio di recente notizia la consultazione pubbli- ca indetta da parte della Commissione Europea per di- scutere come modificare la Direttiva 2001/83/CE relativa ai tempi e processi che regolamentano la registrazione dei medicali per uso umano. Credo che l’industria italia- na, che oggi rappresenta un leader europeo nel settore farmaceutico, saprà sfruttare al meglio questo momen- to di transizione. Le grandi competenze presenti in Ita- lia parlano di tecnologie all’avanguardia, di un’attenzio- ne alla qualità ed alla sostenibilità del sistema che non sono replicabili in altri paesi. Lo scorso anno l’azienda ha fatto il suo ingressonell’a- rea cosmetica con il lancio della linea Perfidia Hyal Se- cret. Perché questa diversificazione? La produzione di acido ialuronico in Fidia farmaceutici FRANCESCO PIZZOCARO Industria chimica farmaceutica – Lombardia

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