Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

95 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 no riguardato il settore economico di appartenenza, che ha retto e che anzi ha acquistato una nuova importanza, ma ha riguardato la nuova visione delle cose e dei gesti che spesso tutti noi davamo per scontati e ai quali ab- biamo attribuito il giusto e prezioso valore. Lei ha anche fondato la Cantina Su’entu di Sanluri. Sem- plicemente passione o strategia di diversificazione? Posso certamente dire che passione, amore per il mio territorio e per le mie origini sono state le vere fonda- menta di questa avventura. Ma è stata la condivisione di questi sentimenti con la mia famiglia che ha dato vita alla Cantina Su’entu. Oggi la Cantina è guidata dai miei figli Nicola, Roberta e Valeria, che con amore e dedizione si occupano di tutte le fasi produttive, dalla produzione della materia prima fino alla commercializzazione del prodotto finito. La grande passione per questo mondo ha permesso a tutti di accrescere giorno dopo giorno le proprie com- petenze, capacità ed esperienze, permettendoci di rag- giungere risultati inattesi ed esportando le nostre bot- tiglie nel mondo. Inoltre, la cantina organizza tantissimi eventi per far sì che il consumatore o il semplice appassionato, possa im- mergersi in questo mondo, vivendo e condividendo con gli addetti ai lavori una piacevole esperienza di sapori. Quindi non si tratta di diversificazione, di mera esperien- za imprenditoriale, ma della realizzazione di un sogno da condividere con la famiglia e il territorio. Cosa ha significato per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro e quali le emozioni più forti del giorno della cerimonia in Quirinale? Quando ho ricevuto la notizia della mia nomina a Ca- valiere del Lavoro ho provato un’emozione molto for- te e, quasi incredulo, ho realizzato l’inestimabile valore e l’importanza di un tale riconoscimento al mio lavoro, alla dedizione e al sacrificio con cui ho sempre operato. È stata una grande emozione ricevere tanto affetto dalla gente che si è congratulata con me e che ha espresso in diversi modi la stima per il mio lavoro e per la mia per- sona, in particolare da parte dei miei collaboratori con i quali ho condiviso la gioia per questo riconoscimento, e ai quali devo profonda gratitudine per l’impegno e la professionalità con i quali svolgono quotidianamente il loro lavoro. Questa onorificenza appartiene anche a lo- ro perché sono la parte più importante del successo di una azienda. Il giorno della cerimonia in Quirinale posso dire di esse- re stato anzitutto molto orgoglioso di condividere quel momento con gli altri Cavalieri, stimati imprenditori e professionisti di cui ammiro le storie e i successi. La cerimonia ha rinnovato e consolidato le emozioni dei mesi precedenti e ricevere l’onorificenza dal nostro Pre- sidente della Repubblica è stato un momento di orgoglio e commozione unico. E ancora, grande è stata l’emozione di aver condiviso quel- la giornata con tutta la mia famiglia, che ringrazio per- ché il loro sostegno, la loro dedizione e supporto sono la vera fonte dei miei successi personali e imprenditoriali. Posso certamente dire che l’emozione, l’orgoglio e la commozione di quel giorno resteranno per sempre im- pressi nella mia memoria.

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