Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

64 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 La “bellezza” è made in Italy ANCOROTTI: COSMETICA TRAINANTE D a dove parte la sua storia di impren- ditore? Ho mosso i primi passi della mia car- riera nel settore farmaceutico, per poi lanciarmi nel mondo del beauty nel 1984 con la creazione di un piccolo laboratorio impegnato nel- la ricerca e sviluppo di formulazioni cosmetiche. Da startup, Gamma Croma contava tre soli dipen- denti; nel giro di pochi anni, però, ebbe una crescita vertiginosa fino a diventare il secondo produttore di make-up in Europa. Dopo circa vent’anni trascorsi alla dirigenza di questo co- losso, ho preso la decisione di avviare un nuovo percor- so imprenditoriale insieme a mia figlia Enrica. Nel 2009 abbiamo quindi lanciato Ancorotti Cosmetics, società anch’essa operante nel settore dell’R&D e nella produ- zione di cosmetici per conto terzi, della quale sono tut- tora presidente. In soli 10 anni dalla fondazione abbiamo superato quota 100 milioni di fatturato, posizionandoci tra le aziende gazzella più performanti d’Italia. Dal 2018 ho inoltre l’onore di guidare Cosmetica Italia, l’Associazione confindustriale di riferimento dell’indu- stria cosmetica nazionale e della sua filiera. Recentemente è stato confermato alla guida dell’As- sociazione nazionale delle imprese cosmetiche: quali sono i numeri del settore e quali le prospettive? Il comparto cosmetico italiano è un’eccellenza ricono- sciuta a livello mondiale. I prodotti per la bellezza e la cura di sé fabbricati sul no- stro territorio vengono esportati e apprezzati in tutto il globo. Il settore cosmetico genera un grande valore per l’economia nazionale – per fine 2021 il Centro Studi di Co- smetica Italia stima un fatturato prossimo agli 11,7 miliar- di – anche dal punto di vista occupazionale, con 36mila addetti diretti. Cifre che salgono a 33 miliardi e 400mi- la addetti se consideriamo l’indotto dell’intera filiera. Nel 2020 anche il nostro comparto ha risentito della pandemia e delle chiusure, ma già per il 2022 prevedia- mo un pieno ritorno ai risultati pre-Covid. Una capacità di reazione stimolata anche dalla propen- sione alla ricerca e all’innovazione, per le quali l’indu- stria cosmetica investe il 6% del fatturato, circa il dop- pio della media degli altri comparti del manifatturiero (attorno al 3%). RENATO ANCOROTTI Industria/Cosmetica – Lombardia

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=