Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2021

38 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2021 FOCUS Formazione e ricerca SALTO DI QUALITÀ di Paolo MAZZANTI l Pnrr – ha sottolineato in occasio- ne della presentazione della prima Cabina di regia per il Pnrr la mini- stra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa – è una stra- ordinaria opportunità di investimento sul capitale uma- no, la ricerca e l’innovazione. Per la prima volta, infatti, grazie a importanti investimenti avremo l’opportunità di recuperare ritardi e superare divari che rallentano la crescita e aumentano la marginalizzazione. È l’occasio- ne per avere un Paese più innovativo, internazionale, ol- tre che un Paese più inclusivo per giovani e donne. Allo stesso tempo, non dobbiamo dimenticare che il Pnrr è una piattaforma temporanea che va integrata, in un’ot- tica di sistema, con tutti gli altri strumenti e le risorse di cui disponiamo e che il Ministero sta già pianificando per il futuro. Ora si apre un’importante stagione di ri- forme normative e di semplificazione delle procedure, per attuare, nel tempo, le azioni che daranno il via a un circolo virtuoso. Lo sguardo non è solo a oggi, ma anche al Paese del domani”. SCUOLA: LEVA PER LA POLITICA INDUSTRIALE DEL PAESE Parole rilanciate nella stessa occasione dal mini- stro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “Credo che l’inve- stimento sulla scuola sia oggi il principale intervento di politica industriale per il rilancio dell’Italia. Stiamo pre- disponendo un intervento di carattere strutturale che abiliterà il Paese a quel salto generalizzato di capacità e di competenza necessario per la fase post Covid. Du- rante la pandemia, abbiamo quasi dimenticato che sta- vamo vivendo una grandissima rivoluzione industriale, che è da leggere non solo sul lato delle tecnologie digi- tali, ma anche su quello dei prodotti. Ossia sulla capacità di rispondere in termini puntuali e mirati ad una grande varietà di bisogni specifici, quindi personalizzati. Gli im- perativi categorici della rivoluzione 4.0 sono infatti just in time e personalizzazione di massa. In altre parole, si devono soddisfare molti bisogni, che richiedono capa- cità di utilizzo di nuovi strumenti”. FINANZIAMENTI ALLA RICERCA, DRAGHI: GAP DA COLMARE Per realizzare questi obbiettivi il Pnrr mette a disposizione 26,59 miliardi: 17,59 per l’istruzione, dagli asili nido alle scuole superiori, e 9 per l’università e la ri- cerca. A questi 26,59 miliardi vanno aggiunti altri fondi europei, come quelli di ReactEu e parte dei 48 miliardi di fondi strutturali per il periodo 2021-2028, più i fondi dei bilanci nazionali. Insomma, una massa enorme di ri- sorse per recuperare un ritardo storico visto che, come ha ricordato il premio Nobel per la fisica Giorgio Pari- si, spendiamo in ricerca un terzo di una media potenza come la Corea del Sud. La centralità di formazione e ri- cerca per il futuro del Paese è stata dimostrata dal fat- to che il governo ha dedicato proprio a questo tema la prima Cabina di regia sul Pnrr il 6 ottobre scorso con la partecipazione del premier Draghi. “Il professor Parisi ha ragione - ha detto Draghi - i finanziamenti destinati alla ricerca, soprattutto quella di base, sono stati infe- “I Patrizio Bianchi

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