Civiltà del Lavoro, n. 3/2021

54 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 il patron del Gruppo Proma, azienda nata nel 1980 con quartier generale a Caserta attiva nella produzione di componenti per l’industria automobilistica, che conta 25 stabilimenti in tre continenti. Il Cavaliere del Lavoro Nicola Gior- gio Pino non ha dubbi: “Serve una cura da cavallo. Senza una visione politica di ampio respiro e una pianificazione a lungo termine, il settore è spacciato”. La pandemia ha picchiato duro su tutti i settori economici. Quali gli effetti sull’automotive? L’impatto è stato violento, con ripercussioni pesantissime su tutta la filiera. A parlare sono i nu- meri: la produzione di auto si è contratta del 16% a livellomondiale. Vuol dire che sono state pro- dotte circa 20 milioni di vetture in meno. In Europa la produzione è crollata del 23% e l’Italia ha fatto peggio: -28%. Per tornare ai livelli pre-Covid si stima un tempo di 6/8 anni, se tutto va bene. Sono numeri che fanno paura… E purtroppo non è tutto. Il colpo al settore si innestata in un contesto già fortemente critico. Sono circa vent’anni che il comparto è fortemente penalizzato. Niente investimenti, niente in- centivi. Anche in questo caso parlano i numeri. La Germania produce ogni anno 4/4,5 milioni di automobili, la Francia oltre 1,5 milioni e la Spagna 2,5. In Italia, invece, produciamo 500.000 au- to l’anno. Non è necessario aggiungere altro. È un vero peccato se consideriamo che l’automo- tive ha traghettato il Paese da una vocazione prevalentemente agricola alla trasformazione in- dustriale, che nel 1969 si è prodotto in Italia 1,9 milioni di auto e che tra il 1983 e il 1990 eravamo ai primi posti in Europea. Ora sia- mo fanalino di coda, per restare in tema. Quale direzione è necessario imbocca- re per favorire la ripresa? In Italia per l’automotive ci vorrebbe una cura da cavallo. Parlo di una strategia di lungo respiro e di un cambio di rotta deci- so. Le forze politiche dovrebbero prende- re consapevolezza del fatto che il compar- to è fondamentale per la ripresa del Paese. Senza una pianificazione seria, che preve- da incentivi e sussidi, il settore è spacciato. Questo è un momento decisivo: abbiamo i fondi del Recovery Fund da investire. È il momento delle scelte, di decidere quali de- È Nicola Giorgio Pino Auto e Sud PRATERIA DI OPPORTUNITÀ FOCUS A colloquio con Nicola Giorgio PINO

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=