Civiltà del Lavoro, n. 2/2021

64 Civiltà del Lavoro marzo • aprile 2021 econdo lo studio di Ernst&Young “Ricostruire l’Europa - L’economia culturale e creativa prima e dopo il COVID-19” pubblicato lo scorso gennaio, nel 2020 il settore culturale ha perso circa il 31% del suo volume d’affari risultando uno dei più colpiti in Europa, secondo solo a quello del trasporto aereo, ma più del turismo e dell’industria automobilistica. Abbiamo chiesto un parere sulla situazione a Luigi Carlon, imprenditore a lungo impegnato nel settore edilizio con la sua Index Construction Systems and Products ma oggi attivo in campo culturale in qualità di presidente della Fondazione che porta il suo nome. Cavaliere Carlon, il 2021 potrebbe esse- re un anno di ripresa? Il settore culturale e del tempo libero è si- curamente tra quelli più minati dall’emer- genza Covid. Le chiusure forzate di musei, cinema, teatri hanno interrotto le attività pianificate e i programmi, bloccato produ- zioni, impedito incassi fondamentali per la sopravvivenza delle strutture, mettendo a dura prova la resilienza di imprese cultura- li e di un settore economico che ormai in Italia costituisce una fetta importante del Pil. Credo e spero che il 2021 possa essere l’anno di una ripresa generale, che comun- que immagino lenta, a partire dall’estate e se il sistema di vaccinazioni potrà comple- tarsi in Italia e all’estero. Ha inaugurato la casa-museo di Palazzo Maffei, luogo nel quale ha scelto di condividere con il pubblico la sua vasta collezione privata, il 15 febbraio del 2020. Durante questo anno di pandemia in che modo avete portato avanti il progetto? Quando abbiamo inaugurato Palazzo Maffei-Casa Museo abbiamo potuto tenere aperto al pub- blico per soli otto giorni prima della chiusura forzata per il Covid-19. C’era stata forte attesa intorno al museo, un grande interesse da parte della stampa e del pub- blico, avevamo percepito una condivisione dei valori che ci avevano spinto a questo progetto. Dapprima abbiamo sentito la necessità di aderire al grido generale del mondo della cultura, che voleva e doveva continuare comunque a riempire la vita delle persone, così abbiamo partecipa- to alla maratona del ministero della Cultura “L’Italia chiamò. La Cultura non si ferma”. S RESTIAMO ONLINE aspettando le riaperture estive Luigi Carlon FOCUS Intervista a Luigi CARLON

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