Civiltà del Lavoro, n. 2/2021

61 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile 2021 Come valuta le misure che sono state prese dal governo per sostenere le imprese del settore culturale? Il gover- no Draghi ha segnato un cambio di passo? Il ministero della Cultura è stato sostanzialmente assente in parte dei settori culturali; il ministro Franceschini – in alcuni casi per propria opzione culturale, in altri perché contrario al ruolo dell’impresa culturale nella promozione dei servizi dei beni culturali (avviata encomiabilmente da alcuni decen- ni a seguito della cosiddetta Legge Ronchey) – non ha pro- mosso alcun incentivo automatico, bensì ha costituito fondi a disposizione del ministero, che sono stati erogati secon- do criteri difformi ad alcuni mestieri piuttosto che ad altri. Tale situazione non è cambiata con l’attuale governo, an- che se è auspicabile che le nazionalizzazioni striscianti che sottostanno al progetto statalista del ministero della Cul- tura non vengano perseguite durante la presidenza Draghi. Dal punto di vista occupazionale il settore paga un con- to più pesante, data anche l’alta percentuale di lavorato- ri autonomi, che non godono di tutele tipiche del lavo- ro dipendente come la cassa integrazione o l’indennità di disoccupazione. Spesso si tratta anche di personale molto qualificato. Come evitare questa perdita, parti- colarmente dannosa in un Paese come l’Italia che sul- la cultura ha costruito parte della sua forza economica? Certamente il lavoro autonomo ha subìto in questa pande- mia danni molto più rilevanti del lavoro dipendente. Purtroppo, però, anche quest’ultimo nel settore culturale ha strumenti di tutela più deboli. Per rispondere a questa oggettiva situazione di stress oc- correrà ben allocare le risorse del Recovery Fund, evitando che la centralizzazione da parte del ministero attui l’alloca- zione delle stesse con modalità non coerenti e organiche. Quali attività ha potuto portare avanti l’Aicc e quali sono in programma nei prossimi mesi, restrizioni permettendo? L’Associazione Imprese Culturali e Creative, aderente a Con- findustria, è stata costituita alcuni anni or sono e quindi ha dovuto affrontare subito lo stress di questa crisi; l’associa- zione ha svolto un’attività importante di supporto alle im- prese e di denuncia alle istituzioni competenti, sviluppando una politica di settore in cui ha coinvolto le altre associa- zioni di impresa operanti nel settore (in primis Alleanza per le Cooperative), nonché i sindacati confederali nella sotto- L’esposizione “Il mondo di Steve McCurry” organizzata da Civita Mostre

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