Civiltà del Lavoro, n. 2/2021

60 Civiltà del Lavoro marzo • aprile 2021 l settore culturale sta soffrendo a causa delle chiusure imposte dalla pande- mia. Molti operatori stanno provando a tenere vivo il legame con il pubblico organizzando eventi, mostre e dibattiti online. Ne abbiamo parlato con Luigi Abete che, oltre ad essere presidente di Civita Cultura Holding, guida l’Asso- ciazione Imprese Culturali e Creative che rappresenta grandi e piccole azien- de che si occupano di gestione museale, produzione e organizzazione di mostre, nonché edito- ria e logistica per l’arte e i musei. Dal suo punto di vista, quanto è possibile “resistere” ancora per il settore nel suo complesso? E qualora la pandemia du- rasse anni, che forme di “convivenza” ri- tiene possibili? Il settore culturale, come tutti quelli che producono servizi immateriali – che quin- di possono essere spesso goduti o consu- mati soltanto in contestualità – ha subìto un danno gravissimo; peraltro soprattut- to per i grandi attrattori culturali naziona- li (Pompei, Uffizi, Galleria Borghese, ecc.) la assenza dei visitatori internazionali ha im- pedito qualunque economicità di gestione anche nei brevi periodi in cui i luoghi di cul- tura sono stati aperti (più per promuove- re l’immagine del ministero che per porsi a beneficio della collettività dei cittadini). Purtroppo, tale situazione del turismo internazionale si protrarrà almeno nel prossimo triennio, anche nell’auspicata aspettativa che la pandemia venga presto debellata e controllata. Infatti, tutti gli studi più accreditati prevedono almeno un triennio per il rilancio internazionale in una misura significativa, con la prospettiva che i target degli ultimi anni non vengano raggiunti nep- pure nel lungo periodo. Certamente le iniziative online si sono parallelamente molto sviluppate, ma le stesse possono essere utili se complementari, non sostitutive della visita fisica ai luoghi, anche perché gli effetti indiretti per l’economia del territorio sono nel primo caso del tutto assenti. Luigi Abete I Senza turisti dall’estero I TERRITORI SOFFRONO FOCUS A colloquio con Luigi ABETE

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