Civiltà del Lavoro, n. 6/2020

Civiltà del Lavoro dicembre 2020 61 Spesso si guarda con scetticismo alla possibilità di rea- lizzare grandi opere, eppure l’Italia ha mostrato di sa- per essere all’altezza di grandi sfide e le imprese italia- ne sono tra le più apprezzate al mondo. Da dove nasce questo disincanto? Il vero problema delle nostre imprese, quando affrontano le grandi opere, non sono i problemi tecnici economici o logistici, ma soprattutto la terribile burocrazia che blocca e ritarda tutti i processi realizzativi. Sono sempre più eviden- ti i ritardi nell’attuazione della programmazione dei gran- di soggetti delegati, quali Anas, Ferrovie dello Stato, Fon- do Sviluppo e Coesione. Le opere pubbliche programmate hanno una durata media di 15-20 anni tra progetto, otteni- mento delle autorizzazioni, gara d’appalto e infine realizza- zione. Tale tempistica rende le opere costose, con l’aumento incontrollabile dei costi fissi, spesso vetuste alla consegna o, ancor peggio, superate dalle mutate esigenze. Le nostre imprese all’estero si confrontano spesso con grandi lavo- ri vincendo gare d’appalto internazionali molto complesse dal punto di vista progettuale, tecnico e realizzativo ma de- cisamente più semplici e gestibili per la parte autorizzativa contrattuale, con una durata media di 7 anni. Confidiamo da tempo nelle modifiche del Codice degli Ap- palti suggerite dall’Ance e nel Decreto Semplificazione attual- mente allo studio del governo e naturalmente nella ripresa incisiva dei finanziamenti delle opere pubbliche sfruttando i fondi del Mes o del Recovery Fund. Edilizia è sempre più sinonimo di sostenibilità. Come re- puta le iniziative assunte dal governo per favorire un co- struito più verde? Le costruzioni moderne devono essere sempre più votate ad una caratterizzazione progettuale che consideri priori- tarie le esigenze ambientali, ecologiche e di risparmio ener- getico sino ad arrivare al traguardo massimo di abitazioni od uffici a ‘consumo zero’ e ‘zero emissioni’. Il tentativo di raggiungere tale obbiettivo è diventato prioritario in tutte le economie avanzate sia per il risparmio oggettivo sia per la salvaguardia del nostro pianeta. Oggi è anche un nostro importante impegno cercare di mi- gliorare sensibilmente tutto il patrimonio edilizio esistente, mitigando l’aspetto energivoro e sostenendo l’inserimento ambientale con un incremento, ove possibile, delle superfici destinate a verde organizzato, nonché prestando una cura maggiore alla fruibilità del costruito, con un occhio critico all’architettura che è stata trascurata per decenni, privile- giando la logica speculativa. Ci vengono in soccorso e do- vranno essere sfruttate appieno le recenti detrazioni fiscali e la loro cedibilità, come l’Ecobonus e il Sismabonus al 110%, tutti interventi legislativi utili e necessari per far ripartire l’economia e per completare il processo di riconversione edilizia assolutamente indifferibile. Ad oggi, prima dell’en- trata in vigore degli ultimi incentivi, i cui riflessi si avranno a partire dal 2021, gli investimenti in riqualificazione del pa- trimonio abitativo rappresentavano il 37% del valore della cifra impegnata in costruzioni. Tale valore, secondo stime prudenti, potrà raggiungere il 50% totale nel triennio 2021- 23, migliorando ulteriormente il tessuto urbanistico del no- stro Paese rendendolo anche di fatto più sostenibile e più adatto a dare ai nostri figli un futuro migliore. La nomina di Cavaliere del Lavoro la investe di una nuo- va responsabilità. Come la vive? La nomina a Cavaliere del Lavoro è stata una soddisfazio- ne immensa che ha premiato il mio lavoro ed il lavoro di tanti miei collaboratori. Non pensavo fosse così appagan- te, sia per la difficoltà del traguardo raggiunto, ma anche per la qualità speciale di tutti i Colleghi che mi hanno su- bito accolto con simpatia. Comunque la sento mia, la vivo con passione ed entusiasmo e mi sento ancora più respon- sabilizzato verso tutti i miei famigliari ed i miei collaborato- ri. Cercherò di aumentare il mio impegno nel sociale e nel terzo settore che frequento attivamente da anni. Insomma, sono un Cavaliere!

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