Civiltà del Lavoro, n. 2/2020

16 Civiltà del Lavoro aprile • maggio 2020 PRIMO PIANO Questo richiede investimenti massicci nella banda lar- ga e nelle telecomunicazioni. Un altro punto riguarda le in- frastrutture e la sostenibilità ambientale, che richiedono una forte accelerazione, anche perché alcuni studi hanno messo in relazione la diffusione dei contagi e l’inquinamen- to da polveri sottili, quindi uno sviluppo “verde” è sempre più necessario per tutelare non solo l’ambiente, ma anche la salute. Per questo uno dei punti qualificanti del Decreto Rilancio è stato l’ecobonus al 110% per l’edilizia. Ma è so- lo il primo passo. Che cosa suggerirebbe alle imprese per affrontare que- sta difficile fase di riapertura? Le imprese sono decisive non solo per la ripresa econo- mica, ma anche per la lotta al virus. Gli imprenditori hanno capito che le misure di sicurezza e sanificazione costante sono essenziali anche per garantire la produzione tutelan- do i loro collaboratori. Quindi sicurezza e produzione debbono procedere insie- me. Poi, come dicevo prima, grandissima attenzione all’an- damento dei mercati per adeguarsi con rapidità e flessibili- tà alle modificazioni della domanda mondiale. E infine, tocca anche alle imprese partecipare alla costruzione del welfare del futuro, che potrà nascere solo dall’impegno congiunto dello Stato e del sistema produttivo attraverso il potenziamento del welfare aziendale, i fondi pensione e sanitari di categoria e aziendali che vanno estesi e ove ne- cessario razionalizzati. Insomma, l’uscita dall’emergenza e il ritorno alla nuova nor- malità dipende da tutti noi.

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