Civiltà del Lavoro, n. 1/2020

36 Civiltà del Lavoro febbraio 2020 FOCUS Da Matera a Parma nel segno DELLA CULTURA atera e Parma. L’una ha deposto a dicembre lo scettro di Capitale eu- ropea della Cultura, l’altra ha impu- gnato a gennaio quello di Capitale italiana della Cultura. Un passaggio ideale di testimone che vede la cul- tura protagonista, in un caso stru- mento di rinascita per l’affermazione di una nuova identità, nell’altro elemento di rilancio di una comunità che non vuo- le riconoscersi solo e soltanto come patria del food. Cosa ha lasciato in eredità, dunque, il 2019 a Matera e come sta vivendo il 2020 la città natale di Giuseppe Verdi? Comin- ciamo dalla prima. Se dovessimo partire dalle emozioni, la felicità è il sentimento prevalente che la manifestazione ha disseminato sul territorio lucano. Così infatti ha risposto la maggioranza dei cittadini all’indagine voluta dalla Fondazio- ne Matera Basilicata 2019, e condotta da Datacontact, per comprendere “Il vissuto del 2019 e l’eredità della Capitale europea della Cultura”: in particolare, il 36% ha parlato di un anno eccezionale e il 31,7% avrebbe voluto che continuas- se. Emozioni a parte, il campione degli intervistati, compo- sto sia da residenti che da turisti, è concorde nell’afferma- re che oggi Matera è più famosa (96,8%) e per oltre il 90% più internazionale. Un dato che fa il paio con quelli di un altro sondaggio, ef- fettuato questa volta da Euronews e i cui risultati sono stati illustrati a Bruxelles lo scorso novembre, in occasione della presentazione da parte della Fondazione Matera Basilicata 2019 delle attività svoltesi nella città e nella regione nell’am- bito del programma culturale della manifestazione. Ebbe- ne, dall’indagine condotta su un campione di cittadini euro- pei, risulta non soltanto che la città adesso è riconoscibile, ma anche che è vista come un brand assolutamente posi- M di Silvia TARTAMELLA Matera, Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio

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