Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

Civiltà del Lavoro dicembre 2019 81 Conad è vicina ai cosiddetti sport minori, attraverso il sostegno alle giovanili delle società sportive in ambiti meno conosciuti ma anche con iniziative nelle scuole. Da dove nasce questa scelta? Lo sport è uno dei collanti delle piccole comunità, svolge un importante ruolo educativo, promuove i valori del rispetto e dell’impegno. Trovare nella palestra del figlio o della figlia lo stesso marchio che trovi nel punto vendita di fiducia ren- de più forte la relazione con i clienti. E poi in questo modo concorriamo alla crescita del movimento olimpico italiano. Le faccio un esempio per tutti: Conad sostiene da moltissi- mi anni la squadra di scherma di Modica e il campione olim- pico e il campione del mondo in carica di fioretto sono en- trambi della Sicilia orientale. Da bimbo cosa sognava di fare da grande? Avrei voluto fare l’ufficiale pilota degli aerei della Marina. Sono nato e cresciuto a Taranto, adoro il mare, adoro vo- lare, la carriera nella Marina Militare mi ha sempre attratto. Poi ho preso un’altra strada, ma ancora adesso quando tor- no a Taranto guardo con passione le navi nei porti della mia città e gli aerei delle nostre Forze Armate. Cosa ha pensato quando ha saputo di essere stato no- minato Cavaliere del lavoro? Ho pensato all’onore che mi viene tributato dal mio Paese, all’importanza di questo riconoscimento alla attività che ho svolto. Ma mi sono anche venute in mente tutte le volte che ho pensato di aver trascurato la mia famiglia per il la- voro e che questo riconoscimento è un modo per ringra- ziare loro per avermi sempre sostenuto, per aver soppor- tato qualche mia assenza o lontananza.

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