Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

Civiltà del Lavoro dicembre 2019 63 naturali come la CO 2 , e l’R290 eliminando l’utilizzo dei quel- li di sintesi chimica causa dell’effetto serra. Ed è anche per questo che ISA presenta alle Olimpiadi di Torino nel 2006, a Vancouver nel 2010 e Londra nel 2012, insieme alla multi- nazionale Coca Cola, espositori specifici con refrigerante a CO2, ricevendo poi dalla stessa nel 2012 l’importante rico- noscimento per la Responsabilità e Sostenibilità d’Impre- sa (CRS), classificandosi al primo posto come Crs Supplier. Oltre alla CO 2 , come refrigerante naturale, ISA utilizza gli idrocarburi con basse cariche, a norma di legge. Il risultato più importante ottenuto è quello di aver fatto funzionare impianti frigoriferi con 300 grammi di idrocarburo, anziché con cariche di 3 chilogrammi di refrigerante tradizionale. In questo caso il vantaggio è doppio poiché oltre all’uso di re- frigeranti che si trovano in natura e non prodotti chimica- mente si hanno anche basse cariche riducendo al minimo il consumo delle risorse del pianeta. L’uso di sostanze naturali al posto di sostanze chimiche viene applicato, in ISA, anche negli agenti espandenti delle schiume poliuretaniche usate come isolamento termico dei banchi e vetrine frigo. Dal 2004 l’agente espandente usato in azienda è la CO 2 e da due anni a questa parte, oltre alla CO 2 , viene usato il pentano. Quest’ultimo è particolarmen- te performante sia perché garantisce stabilità dimensiona- le all’attrezzatura, sia per le caratteristiche di isolamento, di circa un 15% migliore rispetto alle schiume tradizionali. Oltre all’innovazione tecnologica, sotto la sua guida l’a- zienda ha puntato molto sul design. Quanto è importan- te la bellezza come fattore di competizione? È noto a tutti che l’Italia rappresenta un punto di riferimen- to nel mondo per la sua storia, la cultura e l’arte. Negli ulti- mi decenni l’Italia si è anche affermata grazie al settore del fashion, del food e non ultimo del design. Questi tre sono a mio modo di vedere i settori più attrattivi a livello mon- diale; determinante è il design italiano, apprezzato e ricer- cato quale segno distintivo dei prodotti premium ad alto contenuto tecnologico e con materiali ecosostenibili, di nuova generazione. Tra gli architetti di fama mondiale gli italiani hanno un ruo- lo primario. ISA da sempre si è avvalsa della collaborazione delle firme più importanti che hanno permesso all’azienda di imporsi con prodotti di riferimento e con una forte con- notazione del made in Italy riconosciuto e apprezzato nei mercati internazionali. Ricorda il momento in cui ha saputo di essere stato no- minato Cavaliere del Lavoro? Cosa ha provato? È stato un momento certamente indelebile nella mia memo- ria. La mattina del 31 maggio, quando mi è stata comunicata la nomina, del tutto inattesa, sebbene mi fossero pervenu- ti alcuni segnali su un possibile inserimento nella short list dei 25 premiati, ho provato una forte emozione, un grande orgoglio nel vedermi riconosciuti, personalmente e come azienda, gli sforzi in circa 60 anni di lavoro. Un lavoro svolto con totale passione, dedizione e serietà te- nendo come punto di riferimento lo sviluppo dell’azienda, avendo ben chiaro che il ruolo dell’imprenditore è il perse- guimento della crescita professionale e culturale dell’azienda e dei suoi collaboratori. Ma soprattutto una gestione coe- rente per la responsabilità sociale che l’azienda rappresen- ta nel territorio di riferimento.

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