Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

62 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 Tra refrigeranti sostenibili e gusto per la bellezza DESIGN PER IL FREDDO CARLO GIULIETTI Perugia – Industria/Arredi per locali pubblici ei ha cominciato la sua carriera come addetto alle vendite. Oggi Isa Spa è una realtà globale presente in 107 paesi. Se si guarda alle spalle, quali sono i mo- menti che prima le tornano in mente? Fin dall’inizio degli anni Settanta eravamo fermamente convinti dell’eccellenza della nostra produzione basata su un’alta tecnologia industriale unita ad una connotazione artigianale realizzata da mastri falegnami, acciaisti esper- ti che con la loro professionalità realizzavano al meglio il design made in Italy. Questa caratteristica poteva essere sviluppata con grande appeal verso mercati internazionali e infatti ciò si è verificato, ben oltre le nostre aspettative. Inoltre la partecipazione alle fiere di settore più impor- tanti nel mondo è stata la base che ci ha permesso di ini- ziare un percorso da leader, oggi presente in 107 paesi e con una quota di export superiore al 70% del fatturato. Cosa si sentirebbe di consigliare a un giovane che voles- se fare impresa in Italia? Ovviamente, oltre ad avere un’“idea vincente”, per avere suc- cesso in una startup sono necessari diversi fattori, ma alcuni a mio modo di vedere sono determinanti. Ad esempio, l’a- ver maturato un’esperienza di lavoro all’estero, anche bre- ve, che permette di ampliare la propria visione del business. Inoltre, a volte l’entusiasmo può spingere a commettere l’er- rore di volere “tutto e subito”; invece è pressoché inevita- bile che si possano verificare degli alti e bassi. In questi casi servono determinazione, costanza e consa- pevolezza delle proprie idee che permettono di superare tali situazioni. Quello della refrigerazione è un comparto storicamen- te ad alto impatto ambientale. Su questo fronte avete innovato molto introducendo i refrigeranti naturali. In cosa consiste? La più attenta sensibilità del mondo ai problemi ambien- tali, anche a seguito del protocollo di Montreal e Kyoto fa nascere in ISA agli inizi degli anni ‘90, l’ecology project che studia e realizza per le sue attrezzature impianti a refrigera- ti che azzerano l’impatto sullo strato di ozono, prima, e poi L

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