Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

110 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 VITA ASSOCIATIVA Profilo SANDRO BOSCAINI è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2016 per aver sviluppato la Masi Agricola SpA di cui è dal 1978 presidente e amministratore delegato. L’azienda radicata in Valpolicella dalla fine del XVIII secolo è attiva nella produzione e distribuzione di vini di pregio, tra i quali l’Amarone. Esporta in oltre 120 paesi la produzione, la vede decisamente rivolta al mercato. Si tratta di un cambio radicale, perché gli strumenti posti in essere, anche quando destinati prevalentemente alla par- te viticola più che a quella vinicola, sono misurati nella loro efficacia e nella loro efficienza se contribuiranno a miglio- rare il posizionamento del mercato del vino. In questa cornice vengono ideati anche, e per la prima vol- ta, programmi di promozione basati sull’uso di risorse miste in collaborazione tra pubblico e privato, essendo le aziende chiamate a fare la loro parte attraverso investimenti diretti. È una novità importante che nasce dalle sollecitazioni degli operatori; tuttavia, per costituire veramente uno strumen- to utile alle aziende, avrebbe dovuto essere disponibile con maggiore precisione di tempi e obiettivi. capaci pertanto di prendere immediato vantaggio dai fon- di a disposizione attraverso lo sviluppo di operazioni. Per un’analisi obiettiva dei rapporti Italia e Unione europea è bene distinguere tra il giudizio sulle singole misure e più in generale sulle linee strategiche individuate dalla Ue, che non può che essere positivo, e il giudizio invece sulle modalità operative con le quali queste misure sono gestite in Italia. I mercati di tutto il mondo corrono oggi sempre più veloci di qualsiasi sistema produttivo. La programmazione pertanto dovrà essere rapida e reattiva e solo le aziende con antenne nel mercato possono averne contezza. Sarebbe opportu- no pertanto che la Pubblica amministrazione mutuasse da- gli operatori gli elementi per definire le modalità operative più opportune in termini di tempestività ed efficienza. Qui purtroppo risiede il limite maggiore: alcuni sistemi vi- tivinicoli di altri paesi, con un’amministrazione ben orga- nizzata alle spalle, hanno potuto disporre delle risorse con congruo anticipo, con un calendario puntuale e strategie definite. Questo ha significato una condivisione di piani con i distributori dei diversi mercati dei paesi terzi e un anticipo di impegno a promuovere e a investire nei mercati. Purtroppo invece il nostro Paese è afflitto da meccanismi complessi e scelte politiche di dubbia efficienza: dobbiamo tener conto del doppio binario Stato e Regioni, della vo- lontà di premiare le piccole aziende spesso non struttura- te, non dedicando l’attenzione che meritano invece quelle più strutturate presenti in maniera organica nei mercati e

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