Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2019

53 Civiltà del Lavoro novembre 2019 SPECIALE a Comunità europea ha sempre rappresentato per la nostra impresa la possi- bilità di uno sguardo multiforme e allargato, la prospettiva autorevole attra- verso cui selezionare driver di mercato, driver di sviluppo tecnologico e an- che concetti culturali applicabili all’impresa. Fin dai primi anni ‘90 abbiamo intuito la potenzialità di questa grande e arti- colata macchina dello sviluppo sociale, economico, tecnologico e ci siamo impegnati per esser- ne parte attiva e intelligente. La nostra linea guida è sempre stata non di inseguire i finanziamenti, ma di sviluppare progetti per i nostri clienti e mercati e presentarli nell’ambito dei programmi quadro. Una ricerca e svi- luppo, la nostra, finalizzata al mercato. L’innovazione è stata sempre la cifra distintiva della no- stra impresa e i progetti europei l’occasione per acquisire metodo, ampliare la rete, trovare con- ferme e nuovi spunti. I PROGETTI PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE EUROPEO. Uno dei primi progetti sviluppa- ti, MEDEA (Quality Control of Household Appliances by On-line Evaluation of Mechanical De- fects, 1996-1998), aveva l’obiettivo di sviluppare per le aziende manifatturiere di lavatrici e lava- stoviglie, un sistema automatico di controllo qualità in linea per monitorare accuratamente le caratteristiche meccaniche, in particolare le caratteristiche vibro acustiche, di tutti i loro pro- dotti. Per noi è stata l’occasione di entrare nel mondo delle misure non invasive e la soluzione sviluppata ha avuto persino la menzione di progetto di successo, perché ha rappresentato un salto di qualità nelle linee di produzione. Anni dopo nello stesso filone il progetto GRACE (in- teGration of pRocess and quAlity Control using multi-agEnt technology, 2010-2013) rivoluziona il concetto di controllo qualità in produzione, spostandolo lungo tutte le fasi del processo pro- duttivo. Attraverso un sistema cooperativo multi-agente si integra il controllo di processo con il controllo di qualità, per sviluppare procedure autoadattative nei sistemi di controllo e diagno- stica e schemi di controllo a livello di fabbrica, basati su un flusso continuo di informazioni tra agenti. È la fabbrica intelligente. Il filone continua con il boom di Industria 4.0 e il progetto GO0DMan, un’Innovation Action di Horizon 2020 che prosegue dai risultati raggiunti in altri progetti di ricerca europei sviluppati negli ultimi anni, come GRACE, affrontando il tema della produzione zero-difetti. Vede coinvol- te nove realtà coordinate da Loccioni: due università, un centro di ricerca, tre fornitori di tec- nologia industriale e tre partner industriali con sedi in tutta Europa. Quello che si vuole elabo- rare è una strategia “Zero Defect Manufacturing” (ZDM) basata su tecnologia multi-agente, che supporti la raccolta dati in tempo reale e la diagnosi dei difetti a livello del singolo processo, nonché l’elaborazione di informazioni a livello globale, utilizzando tecniche di data mining. L I progetti europei per GUARDARE al futuro di Enrico LOCCIONI, Cristina CRISTALLI e Maria Paola PALERMI

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