Civiltà del Lavoro, n. 6/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2018 67 FOCUS la giungla del sistema ricettivo, massacrato dal fenome- no dell’abusivismo. Bisogna abolire ogni forma di concor- renza sleale, quella che consente ad alcuni di evadere le tasse alle spalle di chi, come gli albergatori, è da sempre vincolato ad osservare regole ferree. Direi che è arrivato il momento che le regole siano uguali per tutti, questo è l’unico sistema sano per il libero mercato. Sia nel 2016 sia nel 2017 la Città dei Sassi si è aggiu- dicata la seconda posizione del Trivago Global Repu- tation Ranking, ovvero la classifica delle cento mete con la migliore reputazione online. Questa è la dimo- strazione che accanto a trend turistici più gettonati c’è spazio per offerte diverse, tagliate su realtà più pic- cole. L’Italia è ricca di borghi, quali le priorità per va- lorizzarli su un mercato ormai decisamente globale? Non vi è centimetro quadrato dell’Italia che non valga la pena visitare. Al di là delle mete più consuete verso le quali si muovono flussi oceanici di turisti tanto da renderne difficile anche la fruizione, bisognerebbe avere il coraggio di rivoluzionare la mappa che abbiamo in testa ed inte- grarla con luoghi nuovi e meno noti, ma non per questo meno fascinosi. È un passo importante, che deve essere accompagnato da interventi legati alle infrastrutture e ai trasporti. Attorno a questa miriade di piccoli grandi gioielli che il territorio offre, va costruito un sistema di interven- ti per sostenerne l’attrattività, con l’interazione di tutti gli attori della filiera turistica e, soprattutto, con una politica che apra agli investimenti. Una delle scommesse di Matera 2019 è quella di fa- re da propellente anche per altre città italiane, a co- minciare dai borghi e realtà limitrofe, dalla Puglia alla Calabria fino all’area cilentana. Lei vede le premesse per la nascita di un circuito virtuoso diffuso su un’a- rea più vasta? Matera 2019 farà sicuramente la sua parte in questo sen- so. Fermo restando che per noi il Sud è oro. • (c.f.) GLI ALBERGATORI HANNO MOLTO INVESTITO SU MATERA CON LA REALIZZAZIONE DI ALBERGHI CON STRUTTURE AVVENERISTICHE. MA ATTENZIONE, SERVE UNA RIGOROSA POLITICA AL FENOMENO DELLA SHADOW ECONOMY Bernabò Bocca è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2005. È a capo del Gruppo S.I.N.A. Hotels, azienda di famiglia, con dodici alberghi di lusso, tutti storici, tra i quali il Grand Hotel Villa Medici a Firenze e l’Hotel Bernini Bristol a Roma. 400 i dipendenti. È Presidente di Federalberghi ed è stato Senatore della Repubblica nella XVII Legislatura.

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