Civiltà del Lavoro, n. 6/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2018 19 ni che hanno brillato negli studi e che ora, insieme ai loro coetanei, si propongono nuovi traguardi. In giorni di lutti e devastazioni, come quelli provocati da eventi atmosferici, eccezionalmente aggressivi, su vaste e diverse aree regionali, ci inchiniamo anzitutto davanti al- le vittime, ed esprimiamo solidarietà e vicinanza a quanti sono stati colpiti negli affetti e nei beni primari. Ma subito dopo occorre parlare della responsabilità che tutti abbiamo – autorità pubbliche e soggetti privati – sul rispetto dell’am- biente, sulla manutenzione del territorio, sulla prevenzio- ne di catastrofi che, alle volte, sono innescate dalla natura, ma moltiplicano i loro tragici effetti per colpa dell’incuria dell’uomo. Il dissesto idrogeologico va fermato e corretto prima che accadano fatti irreparabili: lo sviluppo sostenibi- le del Paese passa anche da questo fronte. L’impresa, del resto, sa che la qualità italiana è un mar- chio “integrale” e lo stesso gradimento del made in Italy dipende dall’insieme dei fattori ambientali, dalla cultura, dal buon gusto che l’Italia esprime. Il contesto contribuisce a dar forma ai nostri originali e ammirati prodotti. La natu- ra, il territorio sono parte della ricchezza nazionale: sotto- valutarne il degrado avrebbe conseguenze pesanti in ogni ambito della nostra vita. Il messaggio che vorrei trarre da questa cerimonia, diventata tradizionale, è che dobbiamo essere capaci di mettere il bene comune al centro della nostra azione. Esiste il proficuo confronto tra idee diverse, c’è il contrasto di interessi, ma nessuno deve perdere di vista l’interesse comune, né, tantomeno, il domani di chi verrà dopo di noi. Di questi giovani che esprimono così grandi valori e risor- se. Non c’è calcolo di breve periodo che possa giustificare il rischio di comprimere un potenziale di sviluppo per l’in- tera comunità. L’economia italiana presenta buoni fondamentali, a comin- ciare da quelle risorse di cittadini e imprese rappresenta- te dal risparmio delle famiglie e dall’avanzo della bilancia commerciale. Siamo in grado di fronteggiare le difficoltà che abbiamo davanti. Possiamo crescere, e raggiungere migliori livelli di giustizia sociale. La più diffusa consapevolezza del bene comune aumen- ta la fiducia e la sicurezza nella società. Abbiamo assolu- tamente bisogno di ispirare fiducia. Le imprese lo sanno. Auguro a voi, e a tutti noi, di raggiungere traguardi sem- pre migliori. • nio. Cultura, arte, paesaggio) e affronta alla luce dei valori costituzionali temi di più bruciante attualità: dall’immigra- zione al terrorismo, dal fine vita alla lotta alla corruzione. La finalità, come nelle ultime pubblicazioni e nell’opera di- vulgativa dell’autore, è quella di evidenziare la forza della nostra Costituzione come risposta forte e attuale contro il rancore che sempre più caratterizza il dibattito su questi temi. Scrive ancora l’autore: “La Costituzione è un patto che esprime la pari dignità so- ciale, l’eguaglianza e la diversità, la so- lidarietà… è un patto di reciprocità fra i diritti e i doveri; un patto di garanzia dei diritti inviolabili dei singoli, in sé e nel- le formazioni sociali ove si svolge la lo- ro personalità. È un patto che guarda al futuro facendo tesoro della memoria del passato; un patto di inclusione e di par- tecipazione, non di esclusione e di ap- partenenza; un vero e proprio manuale di convivenza”. L’opera, presentata in anteprima al Pre- sidente della Repubblica Sergio Matte- rella dal professor Flick e dal presidente Antonio D’Amato in occasione della ce- rimonia di consegna delle onorificenze ai neo Cavalieri del Lavoro lo scorso 8 novembre, testimonia il comune senti- re e l’impegno dell’autore, della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e dei curatori per la costruzione di un percorso di crescita e di educazione civica che faccia risco- prire alle nuove generazioni il significato di valori fondanti quali quelli di democrazia, libertà, legalità e solidarietà san- citi in una carta costituzionale che no- nostante i suoi 70 anni è quanto mai giovane e attuale. La pubblicazione, uscita alla fine dell’anno in cui si sono celebrati i 70 anni dell’entrata in vigore della Costi- tuzione italiana, è stata curata da Fran- co Caramazza, direttore generale del- la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, e Paolo Mazzanti, diretto- re di Askanews. Il volume contiene, in appendice, i testi della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentali di Nizza, docu- mento quest’ultimo nel quale si incar- na maggiormente il patrimonio ideale dell’Europa unita. Flaminia Berrettini

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