Civiltà del Lavoro, n. 1/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 39 INCHIESTA dalla società 3Ti Progetti Italia ed E-Ambiente e China Com- munication Constructions Company Group, (quinto general contractor mondiale), che prevede la piattaforma d’altura al largo di Malamocco in connessione con quattro termi- nal di terra: Montesyndial (Marghera), Chioggia, Mantova e Porto Levante. 4C3 dovrà sviluppare il terminale per ovviare al problema dei fondali troppo bassi (circa 12 metri) e ampliare la ca- pacità di ricezione delle merci. Il porto di Venezia può in- fatti attualmente accogliere navi che portano container per al massimo settemila teu. Secondo il progetto, navi a bas- so pescaggio potranno permettere l’attracco in altura delle grandi porta-container cinesi da 400 metri di lunghezza e centinaia di migliaia di tonnellate di stazza favorendo così la connettività con il Far East. In collaborazione con Trieste, Capodistria (Slovenia) e Fiu- me (Croazia), Venezia ha inoltre creato l’Associazione dei porti del Nord Adriatico (Napa) per sostenere lo sviluppo coordinato delle infrastrutture marittime, stradali, ferrovia- rie e tecnologiche in chiave Bri e la creazione di un sistema portuale offshore/onshore rappresenta una delle proposte programmatiche di punta. Tra le città del Napa va segnala- to il particolare interesse di Pechino per Trieste in ragione della fiscalità di vantaggio assicurata dal fatto di essere l’u- nico porto europeo che gode di extraterritorialità doganale. Analoga iniziativa associativa è stata intrapresa anche sul lato tirrenico, dove Genova, Savona-Vado e La Spezia han- no creato insieme la Ligurian Port Alliance per competere con i porti del Nord Europa. Non solo, si è passati anche già ai fatti con diverse opera- zioni infrastrutturali. Nell’ottobre del 2016 la Cosco ha ac- quisito il 40% della Vado Holding dalla Maersk Group’s Apm Terminal e ha cominciato a partecipare alla gestione del terminal container di Vado Ligure. Completato alla fine di quest’anno, sarà l’unico terminal se- miautomatizzato del Nord Italia in grado di gestire le me- gaportacontainer da oltre 18mila teu per un potenziale di movimentazione di 900mila teu l’anno. Non solo, da febbraio 2016, al Voltri Terminal Europa, il più grande terminal del Porto di Genova, sono in azione le maxigru “gooseneck” (a collo d’oca) in grado di gestire navi da 20mila teu. “Non prendiamoci in giro – dice senza mezzi termini Rino Ca- navese, ex presidente del porto di Savona e oggi membro » 44,4 mld€ valore della filiera del mare 7,5 mld€ valore aggiunto della cantieristica 13,5 mld€ valore aggiunto del turismo 113 mld€ import commercio marittimo 108 mld€ export commercio marittimo 200.000 imprese attive 900.000 persone occupate Fonte: Srm – Centro Studi Intesa Sanpaolo I NUMERI DELL'ECONOMIA DEL MARE IN ITALIA

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