Civiltà del Lavoro, n. 1/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 33 INCHIESTA fra la Cina e diversi paesi europei, tutti questi servizi non sarebbero economicamente sostenibili se non fossero sov- venzionati pubblicamente. In media la sovvenzione pub- blica è compresa fra 3.500 e 4mila dollari a contenitore e senza questi aiuti il costo salirebbe a 9mila dollari rendendo non competitivo il treno né rispetto all’alternativa del tra- sporto marittimo, né tantomeno rispetto al trasporto aereo. C’è poi da segnalare che sul volume totale del commer- cio tra Cina e Europa, nel 2016 soltanto l’1% delle merci è stato trasportato via terra (2% se si considera il valore totale delle merci). Le nuove infrastrutture ferroviarie po- tranno produrre cambiamenti significativi per alcuni paesi europei (Ungheria) o dell’Asia centrale (Kazakhistan) privi di uno sbocco sul mare, o per filiere di prodotti con un rap- porto tra valore e peso elevato (automotive, particolari fi- liere della meccanica, elettronica, alimentare). A ciò si aggiunga che, secondo dati Ocse, nel 2030 le fer- rovie saranno in grado di trasportare dall’Asia all’Europa dai 500mila al milione di container l’anno contro i 20 milioni di » CON UN COMMERCIO di beni pari a 1,4 miliar- di di euro al giorno per un totale di interscambi di 500 mi- liardi di euro annui, l’Unione europea è il principale part- ner commerciale della Cina e la Cina è il secondo partner commerciale dell’Europa, secondo solo agli Stati Uniti. La realizzazione di un asse eurasiatico per mezzo delle nuo- ve vie della seta è pertanto nell’ordine naturale delle cose. Accanto a esigenze squisitamente economiche ci sono poi anche impellenze logistiche. Attualmente il tempo medio di trasporto dalla Cina all’Europa è di 730 ore, il 20% in più del tempo medio di trasporto dei commerci cinesi con il resto del mondo. Accorciare le rotte verso il cuore del Vec- chio Continente è quindi una priorità. L’interrogativo non è dunque sul se, ma sul come farlo. Una prima risposta è quella di spostare il più possibile i commerci su rotte terrestri, il che ridurrebbe i tempi dagli attuali 37-45 giorni di navigazione a 16-21 giorni di ferro- via. Sui collegamenti merci via treno fra Asia ed Europa va tuttavia detto che sebbene oggi esistano circa 40 relazioni LA CENTRALITÀ DEL MARE NOSTRUM Accorciare le rotte verso l'Europa è per la Cina una priorità e, anche se i corridoi terrestri potranno avere un ruolo importante, la maggior parte delle merci continuerà ad essere mossa via mare

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