Civiltà del Lavoro, n. 6/2017

100 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2017 INTERVISTE È amministratore delegato di Athesia, holding di famiglia attiva nell’editoria e presente anche nei settori dell’industria, del commercio, del turismo e dell’energia. Edita oltre 20 pubblicazioni tra quotidiani, settimanali e mensili ed è presente sul web con 9 siti di informazione. 1.500 i dipendenti, 73 le sedi. STORIA DI UNA STRATEGIA DI SVILUPPO Da editore di un gruppo tanto articolato che detiene varie testate, ritiene che il futuro sia nell’editoria ge- neralista, specializzata o locale? L’editoria ha il compito non solo di informare i lettori del- la cronaca e dei fatti della realtà in cui vive. Essa ha in- nanzitutto il dovere di spiegare e sostenere le idee e gli impegni delle democrazie; fare crescere il pensiero poli- tico e civile delle comunità. Quella generalista è fondamentale per sostenere la cultu- ra, l’economia e lo sviluppo del Paese, per accompagnar- ne le scelte e per comprendere le dinamiche dell’Europa e del mondo. Per questo motivo, sia che sia cartacea o digitale, l’editoria è rimasta l’unico strumento in grado di relazionare i pensieri e informare i lettori. L’editoria locale, invece, esprime il trend dei mercati di mirare la propria informazione sul locale. Dare valore al- le economie che creano lavoro e che nel loro piccolo so- no l’avanguardia dello sviluppo del Paese. L’editoria loca- le si costruisce attraverso l’informazione del territorio e di quelli limitrofi, informa e rassicura le scelte locali e quoti- diane. Attraverso la pubblicità danno valore e forza all’e- conomia locale, sostenendo la cultura, i servizi e il lavoro. C’è ancora propensione alla lettura di giornali in Italia o con l’avvento delle piattaforme all news il ruolo del- la carta stampata è destinato a essere marginalizzato? I due media hanno obiettivi e dinamiche differenti. Cer- ti siamo che la digitalizzazione globalizza l’informazione. Questo porta con sé un grande uso e desiderio di fruire di contenuti. Soprattutto la conoscenza crea desiderio d’in- formazione e approfondimento. Bisogna imparare a distinguere tra notizia e informazio- ne. I media digitali tendono a dare la notizia, i giornali su carta invece offrono la notizia, l’approfondimento e l’infor- mazione. La stampa ancora oggi si occupa della ricerca e dell’approfondimento. Questo a vantaggio delle rubriche, dei giornali di settore e di quelli locali. Inoltre, ancora og- gi vi è l’abitudine di conservare la carta come prova della veridicità dell’informazione. Il digitale non ha ancora raggiunto lo status di qualità e Michl Ebner Editoria/Energia/Turismo – Bolzano

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