Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2017

32 DOSSIER CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2017 La crisi economica ha modificato le percezione del futuro perché per grandi mas- se in Occidente non è più vero che i figli staranno meglio dei padri. Ciò genera disorientamento e sfiducia, che gonfiano i populismi e hanno fatto risorgere i demagoghi. Per questo le democrazie sono in ritirata in tutto il mondo e gli au- toritarismi, dalla Russia alla Cina all’India, conquistano nuova popolarità. Gli antidoti consistono in un miglior governo della globalizzazione e delle mi- grazioni, tenendo conto dei riflessi negativi di questi fenomeni nei ceti popolari dei paesi sviluppati, l’investimento nell’education e l’aumento del potere d’acqui- sto dei salari dei ceti più deboli, anche attraverso la riduzione del cuneo fiscale. Sono le conclusioni della tavola rotonda su “Democrazie, populismi e autoritari- smi”, alla quale hanno partecipato Sebastiano Maffettone, direttore del Center for Ethics and Global Politics dell’Università Luiss, Angelo Panebianco, docente di Sistemi internazionali comparati all’Università di Bologna, Paolo Mieli, edito- rialista del “Corriere della Sera” e Stefano Possati, Cavaliere del Lavoro e presi- dente di Marposs. Di seguito, la sintesi dei loro interventi. GOVERNARE GLOBALIZZAZIONE E MIGRAZIONI PER NON CEDERE AI POPULISMI DEMOCRAZIE, POPULISMI E AUTORITARISMI - TAVOLA ROTONDA

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