Articolo pubblicato il 12 luglio 2023 da “Giornale di Brescia”
«Blu Hotels ha una mission ambiziosa: testimoniare con professionalità le quattro “C” che sono essenza del territorio italiano, ovvero l’arte dell’accoglienza nel Costume, nella Cultura, nel Cibo e nella Convivialità». Il presidente e cavaliere del lavoro Nicola Risatti ha fondato Blu Hotels nel 1993, insieme al cugino Fabrizio Piantoni. Figli d’arte, discendenti di una famiglia di imprenditori gardesani del settore alberghiero: il capostipite, nonno Attilio Risatti aveva aperto il primo albergo a Limone; il testimone raccolto anche dai figli, Giuseppe e Giselda.
La nuova strada. Nel 1993 i due cugini decidono di intraprendere una nuova strada, si staccano dal resto della famiglia e fondano Blu Hotels. Sono passati 30 anni, il gruppo è cresciuto in modo esponenziale ed oggi gestisce un portfolio ben 30 strutture, collocate in dieci diverse regionid’Italia tra località di mare, lago e montagna; si tratta di hotel e villaggi a «4 stelle» e «4 stelle superior», per un totale di oltre 3.000 camere; che nel 2022 hanno accolto quasi un milione di turisti.
«L’obiettivo che ci eravamo dati era abbandonare il modello di classica azienda familiare per puntare su un’offerta turistica professionale e di qualità – spiega il presidente Risalti -. Ci siamo riusciti: le nostre strutture offrono standard di accoglienza sempre più elevati in risposta alle aspettative dei clienti. Abbiamo esaltato al massimo la tradizione dell’accoglienza innovandola con la tecnologia moderna». Un altro salto di qualità è arrivato nel 2020, proprio con la pandemia: «Sono stati due anni complicati: abbiamo temuto che il lavoro di un’intera vita potesse crollare – dichiara Risalti -, ma siamo stati bravi ad intuire che la ripresa post-Covid sarebbe stata forte. Abbiamo approfittato del fermo imposto dal lockdown per ristrutturare le nostre strutture alberghiere. Abbiamo innalzato la qualità con un occhio all’innovazione ed alla sostenibilità, e razionalizzato il portfolio, aumentando le destinazioni di montagna per destagionalizzare le attività».
II record del 2022. La strategia ha pagato, i risultati non si sono fatti attendere. Il gruppo ha chiuso l’esercizio 2022 con un fatturato consolidato di 80,1 milioni di euro (era di 74 milioni nel 2019, anno di riferimento analogo per fare un confronto); un libitda di 12,1 milioni (era di 4 milioni nel 2019) ed un utile netto che ha superato quota 8,3 milioni, il più alto nella trentennale storia del gruppo, sebbene in parte influenzato dai 4 milioni di euro di «aiuti di Stato» arrivati a seguito della pandemia. «Nel 2023 continueremo ad investire nelle ristrutturazioni, senza aumentare il numero delle camere, nessuna nuova struttura». Le previsioni per quest’anno sono buone. Il tasso di occupazione delle camere è alto: «Contiamo di chiudere l’esercizio con un fatturato superiore agli 84 milioni di euro ed un utile netto di 8,3 milioni, ma questa volta senza aiuti di Stato», spiega Risatti che guarda con fiducia al futuro ed alla nuova generazione dei Risalti e dei Piantoni: in «pole» al momento ci sono Mania e Oliver.
Mancano le maestranze. Il settore del turismo, da nord a sud, segnala grandi difficoltà nel reperire maestranze: «Il lavoro nel nostro comparto comporta sacrifici – spiega Risani-. Si lavora anche di sabato e di domenica, per questa ragione gli stipendi devono essere adeguati all’impegno, male aziende devono garantire anche welfare aziendale: alloggi dedicati, strutture perla convivialità per i dipendenti. Stiamo intervenendo nei nostri alberghi creando spazi a misura per i collaboratori».
Anniversario sostenibile. Quest’anno Blu I lotels festeggia i suoi primi 30 anni di vita. L’anniversario sarà anche l’occasione per lasciare una testimonianza all’insegna della sostenibilità così come avviene negli hotel e nei resort del gruppo. Risatti e Piantoni hanno infatti scelto di dare vita a una foresta, donando ai propri dipendenti un albero. E un piccolo gesto per un grande e importante obiettivo, quello di contribuire a rendere un po’ più verde il pianeta e a sensibilizzare su uno dei valori alla base della nostra filosofia aziendale, che da sempre vuole coniugare il piacere di una vacanza con il rispetto dell’ambiente che ci circonda», conclude Risatti. Saranno alberi di Cacao in Camerun, di Caffè in Colombia, di Limone in Malawi, Tefrosie in Madagascar, Anacardi e Roble in Ghana e Colombia, 600 nuove piante, alleate preziose nella lotta al cambiamento climatico.