Menu

SINTESI IN PRIMO PIANO – 30 dicembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Ieri tavolo sul Recovery plan con dem e M5S. Oggi tocca a Iv. Gualtieri: incontri proficui.
– Covid: corsa all’immunizzazione. Bruxelles compra 100 milioni di dosi aggiuntive da Pfizer/Biontech. Monta la polemica su obbligatorietà e fasce di età.
– Croazia: terremoto di 6,4 gradi Richter a cento chilometri da Zagabria. Interi paesi devastati.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica 
Autore:  Vecchio Concetto 
Titolo: Nel discorso di fine anno Mattarella lancia l’appello all’unità del Paese – Unità per superare l’orribile 2020 Mattarella prepara il suo appello
Tema: Capo dello Stato

Un invito al Paese a continuare a mostrare spirito di comunità e senso di solidarietà per superare la pandemia. Sarà un discorso di fine anno molto sociale, con poca politica, fatalmente incentrato su come uscire dall’emergenza Coronavirus, quello che Sergio Mattarella pronuncerà domani sera. Solo con la coesione ne verremo fuori. E bisogna affidarsi fiduciosi alla scienza, ai medici, alle Istituzioni. Mattarella, che compirà 80 anni a luglio, ha deciso di aspettare il suo turno per vaccinarsi. Come la pensi sui vaccini è da tempo noto: in passato ha messo in guardia da chi li criticava e nelle ultime settimane è tornato più volte a chiedere che siano disponibili per tutti indistintamente, secondo regole trasparenti, anche nei paesi più poveri. La pandemia quindi occuperà il 95 per cento del discorso, come hanno fatto, o faranno, tutti gli altri capi di Stato nei loro tradizionali saluti alla nazione.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Stampa 
Autore:  Magri Ugo 
Titolo: Il retroscena – L’inno del Colle all’Italia solidale – Dal Colle appello per un Paese giusto e solidale
Tema: Capo dello Stato

Ascolteremo un discorso sul dramma collettivo vissuto nel 2020, sulle enormi sofferenze che l’hanno accompagnato. Il presidente loderà lo spirito con cui l’Italia ha saputo fronteggiare il virus e, nel rievocare i momenti più tragici, darà il giusto merito a medici, infermieri e operatori sanitari. Poi Mattarella guarderà al futuro. Parlerà dei vaccini, della speranza che rappresentano, di come si debba avere fiducia nella scienza, dell’importanza che tutti ne possano beneficiare in ogni angolo del pianeta. Segnalerà lo sforzo gigantesco compiuto dall’Europa, finalmente all’altezza dei suoi ideali, con i mille miliardi di euro messi globalmente sul tappeto per risollevare le famiglie e le imprese. Insisterà sull’importanza di presentare in fretta (e bene) il piano nazionale per il Recovery Fund: guai se perdessimo un’occasione che mai più si presenterà.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: “Siamo contro avventure politiche” Zingaretti avverte Renzi E al Senato è caccia ai Responsabili
Tema: Conte tra Pd e Iv

Operazione Responsabili. Ora che Renzi ha ricominciato a far ballare il governo, in Parlamento non si parla d’altro. «Allora, cosa ha deciso? Apre la crisi o è il solito bluff?» si interrogano a vicenda deputati e senatori, tutti col flato sospeso, in attesa di capire se la dead line fissata dal capo di Italia viva per staccare la spina al Conte2 verrà anticipata o spostata ancora più in là. Convinti, specie dalle parti della maggioranza, che ormai può succedere di tutto e che il clima interno sia così deteriorato che, a meno di un miracolo, la stagione giallorossa sia da considerarsi al tramonto. Anche se Nicola Zingaretti ci crede ancora: il Pd non seguirà Renzi sulla china di «avventure politiche confuse» e «senza prospettive», avverte a sera il segretario, ma il premier deve darsi una mossa, «rilanciare l’azione di governo». Un’assunzione di responsabilità richiesta a entrambi, non solo all’uomo di Rignano. Conte però non si fida più. Il resto della coalizione neppure. Tanto da aver già pronte le contromisure. Se alla fine il leader di Iv dovesse ritirare le sue due ministre, l’attuale presidente del Consiglio potrebbe restare in sella almeno per altri sei mesi (ma c’è chi scommette sulla scadenza naturale della legislatura). Il tempo di uscire dal picco della pandemia, consegnare a Bruxelles il Recovery plan e consolidare la campagna vaccinale.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: «Il premier rispetti le nostre richieste Pronta a dimettermi se non ci ascolterà»
Tema: 
Intervista a Teresa Bellanova
La ministra Teresa Bellanova, pronta a dimettersi: «Se non avremo le risposte necessarie, sì. Non è una minaccia ma la più forte dimostrazione della nostra serietà. In gioco c’è qualcosa di ben altro e più importante di carriere politiche e poltrone: i ministri possono andare e venire, il rilancio del Paese invece o si costruisce adesso oppure rischia di andare in malora per sempre. Mentre i debiti che contraiamo rimangono ai nostri figli e ai nostri nipoti».
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Economia e finanza

Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: “Svolta o perdiamo i fondi Ue” – Gualtieri “Sì, servono procedure veloci o perderemo i soldi”
Tema: Intervista a Roberto Gualtieri

«L’intervista di Gentiloni non l’ho solo apprezzata, è da sottoscrivere». Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, dopo una giornata trascorsa anche ad incontrare le delegazioni di Pd e M5S per discutere provvedimenti che dovranno dare corpo al Recovery Plan e preparare la verifica di governo, si prende una pausa per parlare del messaggio che il Commissario italiano dell’Unione europea agli Affari economici ha lanciato dalle colonne di Repubblica . E il titolare di Via XX Settembre lo fa schierandosi completamente a favore delle argomentazioni svolte dall’ex premier italiano. «Se non facciamo le opere e gli investimenti nei tempi e secondo i criteri indicati, non è che riceviamo i soldi in ritardo. Li perdiamo proprio. Non funziona come per i fondi ordinari. Se non realizziamo i progetti, perdiamo i soldi. E paradossalmente li perdiamo doppiamente perché il meccanismo prevede che noi li anticipiamo e poi ce li rimborsano. E il tutto avviene secondo un calendario di verifiche che procede in base ad una serie di ‘milestone’, ossia di traguardi intermedi».
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Messaggero 

Autore:  U.Man. 
Titolo: Gualtieri invita a fare presto E i Cinquestelle insistono: «Fondi per le ristrutturazioni»
Tema: Recovery fund

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri chiede di fare presto per non perdere il treno del Recovery fund. Sopratutto per non irritare Bruxelles che non gradisce il balletto politico italiano. Il confronto tra i partiti al governo sul piano di spartizione dei fondi Ue agita le acque della maggioranza e rischia di frenare la corsa alle risorse necessarie per la ripartenza. Il clima è teso e il Mef spinge in questa fase per arrivare a un accordo in tempi brevi, a costo di ridimensionare o anche di eliminare dalla lista i progetti più divisivi. Ieri il ministro dell’Economia e quello degli Affari europei Vincenzo Amendola hanno incontrato Pd e M5S, mentre oggi sono in programma i collegamenti in videoconferenza con Italia Viva, Leu e Autonomie.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Il Pd avverte Renzi (e anche Conte): no agli avventurismi ma serve il rilancio
Tema: Recovery fund

Ieri sera Gualtieri ha parlato di incontri «proficui» assicurando che verrà presentato «un piano di grande innovazione e impatto». Ma l’incontro decisivo avverrà oggi, con la delegazione di Italia viva, che porterà ai due ministri il contropiano «Ciao» (Cultura, innovazione, ambiente,opportunità) e proporrà di spendere tutti i prestiti del Recovery (127 miliardi) in progetti «aggiuntivi» e di chiedere anche i 36 miliardi del Mes. Idee rischiose, secondo il Tesoro, perché porterebbero a un forte aumento del debito, dal quale sarebbe difficile rientrare. Renzi, però, continua a minacciare la crisi. Conte, che oggi terrà la consueta conferenza stampa di fine anno, studia le contromosse. Tra le quali un rimpasto, con l’ingresso per Italia viva di Boschi o Rosato e di un sottosegretario per un gruppo di «responsabili» al Senato.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: il Recovery non sia ostaggio dei partiti Pd e M5S da Gualtieri – Bonomi: Italia indietro, il Recovery non sia ostaggio dei partiti
Tema: Recovery fund

L’allarme sui tempi e contenuti del Recovery Plan: non si conoscono i dettagli dei progetti, la bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza è un «documento genericoe incompleto», un testo nato «senza confronto con le forze produttive e del lavoro». Carlo Bonomi è lapidario: «se perdiamo questa occasione storica e ce la giochiamo male, tra bonus elettorali e governance in mano ai partiti e ai loro cronici mal di pancia, gettiamo le basi per perdere altre posizioni nel mondo. Per anni e anni a venire». In una lunga lettera inviata ai presidenti delle associazioni, il presidente di Confindustria ha denunciato le lentezze e gli errori del governo e dei partiti sull’azione di politica economica, sulla gestione della pandemia, in un «vuoto di confronto».
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Aspi e rete unica i dossier in stallo tra liti e sgambetti
Tema: Autostrade e Rete unica

Autostrade e Rete unica: due storie infinite, due dossier che arrancano nonostante le spinte (e a volte le urla) della politica. Due storie parallele, con molti protagonisti in comune: il governo (i vari Conte, Gualtieri, Patuanelli e De Micheli) a fare da regista; la Cassa Depositi guidata da Fabrizio Palermo, nel ruolo di player; e l’onnipresente e molto aggressivo fondo australiano Macquarie. Per entrambe le vicende la soluzione è ancora di là da venire. Per un vizio di fondo, si potrebbe dire: il governo non ha fatto bene i conti con il mercato e le sue regole (comprese quelle della concorrenza nel caso delle tlc) ed ha sottovalutato gli interessi dei vari soggetti in campo, sia pubblici che privati come dimostrano i fatti degli ultimi mesi.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Stampa 
Autore:  Paolucci Gianluca – Spini Francesco 
Titolo: Il retroscena – Mps lavora sulla zavorra legale la Fondazione cerca l’accordo
Tema: Mps

La zavorra da 10 miliardi, la mole delle cause legali che in questi mesi ha reso più complicato qualsiasi progetto di fusione per il Monte dei Paschi, potrebbe presto alleggerirsi. A quanto risulta, la Fondazione Mps sta lavorando a una transazione per chiudere il contenzioso con la banca. La richiesta complessiva dell’Ente senese è di 3,8 miliardi, oltre un terzo del totale. La transazione su cui si starebbe ragionando avrebbe un ordine di grandezza di 5-700 milioni di euro. Nessun aggravio per la liquidità del Monte, visto che il corrispettivo sarebbe versato in asset o con carta della banca stessa, dove l’Ente — a seguito della ricapitalizzazione precauzionale del 2017 – come riporta l’ultimo bilancio relativo al 2019 è sceso allo 0,003%. Una soluzione contribuirebbe a rendere più agevole una fusione per il Monte, per cui al Tesoro continuano a lavorare sull’ipotesi Unicredit. L’opera di convincimento prosegue senza sosta e, a questo giro, ha coinvolto le istituzioni locali. L’incontro si è svolto ieri a Roma, presso il ministero dove a fare gli onori di casa c’era il capo della segreteria del ministro Gualtieri, Ignazio Vacca, insieme con i consulenti del dicastero Bank of America e Orrick. Un incontro interlocutorio, a quanto risulta, con i partecipanti che si sarebbero dati un nuovo appuntamento per la fine di gennaio. Un primo giro di tavolo con il Tesoro, in cui però le nozze con Unicredit sarebbero state solo evocate. In ogni caso prima di agire bisogna risolvere anche il rebus di casa Unicredit, dove si lavora per dare una guida alla banca per il dopo Mustier.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  B.F. 
Titolo: Covid, in Italia 8mila vaccinati In Germania sono già 42mila – La Ue corre ai ripari su AstraZeneca Vaccinati, Germania batte Italia 5-1
Tema: Covid vaccini

Sono più di 8mila gli italiani già vaccinati, spiega il commissario Arcuri. E aggiunge: le 470mila dosi Pfizer in ritardo a causa del maltempo sono in arrivo. Intanto la Germania, forte dei contratti extra accordo Ue, ha già vaccinato 42mila persone e prosegue nella campagna a tappeto. Se a questo aggiungiamo la fornitura extra contrattata direttamente dal Governo di Berlino con Pfizer per la fornitura aggiuntiva di 30 milioni di dosi il quadro che ne esce è poco rassicurante. Intanto non si arresta il confronto sulla obbligatorietà del vaccino. Il Governo «non la esclude» ha detto ieri la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli sull’obbligatorietà, in particolare per le categorie più esposte, insiste anche la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Anche il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo, non la esclude ma solo se «a lungo termine diventerà un problema» per il n umero di adesioni non sufficiente a raggiungere l’immunità di gregge, allora in quel caso «il Parlamento dovrà riflettere». Intanto le commissioni di bioetica propongono di modificare le liste di priorità.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Carolis Paola 
Titolo: «È una catastrofe» contagi da record, la Gran Bretagna pronta al lockdown
Tema: Gran Bretagna

Nella giornata di ieri il Regno Unito ha stabilito un nuovo record: 53.135 nuovi casi di Covid in sole 24 ore. Gil ospedali del Paese sono pieni. In Inghilterra sono più di 20.000 i malati ricoverati a causa del virus. Ad aprile, quando era stato raggiunto íl picco della prima ondata, i ricoverati erano duemila in meno. Per Andrew Hayward, professore del University College di Londra e consulente scientifico del governo, così come per la maggior parte della comunità scientifica, i numeri parlano chiaro. Le restrizioni in vigore al momento — con livelli diversi a seconda dei casi — «non bastano a contenere il Covid», che nella sua nuova incarnazione, la cosiddetta variante inglese, sembra molto più contagioso. «Dobbiamo imparare dall’esperienza», ha sottolineato. «Abbiamo visto che quando arriva il momento di adottare nuove misure non si guadagna nulla ritardando, anzi, si finisce con la necessità di af frontare un lockdown più lungo e pesante». Per Simon Stevens, direttore della Sanità, «siamo di nuovo nell’occhio del ciclone», anche perché il periodo che tradizionalmente è più difficile per il sistema sanitario, i mesi dI gennaio e febbraio, non è ancora iniziato.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Battistini Francesco 
Titolo: Violento terremoto e morti in Croazia Paura anche in Italia, scosse a Verona – La terra trema all’ora di pranzo: morti in Croazia, paura in Italia
Tema: Croazia

Una scossa di magnitudo 6.4, non lontano da Zagabria, ha squassato ieri la Croazia. Case crollate, rasi al suolo una scuola e un ospedale. Petrinja, 25 mila anime, non ha più il centro. Diverse le vittime, fra cui una ragazzina di 12 anni. L’organizzazione dei soccorsi non è rapidissima e al governo croato arrivano offerte d’aiuto dai vicini, serbi compresi. L’emergenza è anche per la sicurezza della vecchia centrale nucleare di Krsko, sempre contestata proprio perché costruita in zona sismica, una struttura anni 80 a cento chilometri dall’Italia, condivisa con gli sloveni e chiusa per prudenza: da sempre solo a sentirne il nome, che sembra il suono d’una mitragliata, a Zagabria e a Lubiana si preoccupano. Si trema tutto il giorno. Venti scosse d’assestamento, telefoni in tilt, un blackout in ogni dove della regione, l’asilo crollato, le chiese a pezzi. L’ospedale di Sisak rimane in piedi solo nel padiglione centrale e al reparto di ginecologia: i paz ienti ricoverati per il Covid vengono portati in altre terapie intensive.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caprara Giovanni 
Titolo: Le faglie si sono mosse nei Balcani e in Veneto Nessuna prova di fenomeni collegati
Tema: Croazia

«L’area della capitale croata è nota per un rischio sismico elevato — spiega Alessandro Amato, direttore di ricerca all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia — e il fenomeno che ha raggiunto 16,4 gradi di magnitudo a 40 chilometri dalla città conferma le sue infelici caratteristiche. Il terremoto battezzato di tipo orizzontale è frutto dello scorrimento di due piani geologici uno sopra l’altro. Il suo ipocentro a dieci chilometri di profondità dimostra quanto sia superficiale, generando faglie verticali che si propagano verso l’alto come era accaduto a Norcia». Se alla base del sisma c’è sempre la spinta verso nord della placca africana contro quella europea, ad agire in queste circostanze è soprattutto la placca minore adriatica che nel movimento tra il nord e l’est si inabissa sotto i Balcani. Ciò provoca negli strati geologici accumuli di energia che poi scatenano pericolose faglie e sismi con effett i anche molti lontani.
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

CORRIERE DELLA SERA

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LA REPUBBLICA

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LA STAMPA

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL MESSAGGERO

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL GIORNALE

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

LIBERO QUOTIDIANO

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

IL FATTO QUOTIDIANO

Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

SCARICA L'APP