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SINTESI IN PRIMO PIANO – 2 settembre 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– No vax, fallisce il blocco
– I saggi di Letta per rifondare il Pd
– Lavoro, a luglio 24mila assunzioni in più
– La Bce verso il freno agli stimoli
– Via al governo talebano: nessuna donna e un Mullah

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frignani Rinaldo 
Titolo: No vax, fallisce il blocco – Flop delle proteste nelle stazioni Green pass, debutto tranquillo
Tema: Green pass

Nove, due, zero, dieci, al massimo quindici (a Bologna). Eccoli i piccoli numeri, nelle varie città italiane, che raccontano il fallimento delle manifestazioni no vax e no green pass organizzate ieri per bloccare le stazioni ferroviarie. In giro più forze dell’ordine che manifestanti e i treni hanno viaggiato in orario. II ritiro una strategia? Qualcuno di loro lo dice, di fatto resta il flop. Proprio nel giorno in cui i dati sul Covid fanno registrare un aumento dei contagi e mentre, alla Camera, la Lega vota contro l’obbligo di green pass e fa insorgere il Pd: «Fuori dalla maggioranza».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bartoloni Gabriele 
Titolo: Green Pass, la Lega vota contro Fallisce la protesta dei No Vax – Fallisce la protesta dei No Vax ma la Lega vota contro il Green Pass
Tema: Green Pass

La protesta No Vax nelle stazioni è un clamoroso flop, ma per il governo le cattive notizie arrivano dalla Camera. La Lega di lotta e di governo si manifesta in commissione Affari sociali, quando la conversione del decreto sul Green Pass arriva alla conta dei voti. I deputati del Carroccio votano contro il provvedimento varato appena un mese fa dal Consiglio dei ministri, quello che prevede l’obbligo di presentare il certificato per accedere in luoghi come bar e ristoranti al chiuso. Una misura contestata dalla Lega, da Claudio Borghi in primis: animatore delle piazze contro il passaporto vaccinale e presente alla votazione di ieri. La notizia si diffonde a fine giornata, quando Enrico Letta dalla Festa dell’Unità di Bologna chiede «un chiarimento politico» sul comportamento di Borghi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro – Mattioli Alberto 
Titolo: Draghi chiama Salvini: “Così non va” Giorgetti e i governatori spiazzati
Tema: Green Pass

Già da ieri Draghi aveva convocato una conferenza stampa per oggi con i ministri della Sanità e della Scuola, Roberto Speranza e Patrizio Bianchi. Quello sarà il momento in cui il premier ribadirà quel che va dicendo dal primo giorno a Palazzo Chigi: gli italiani hanno diritto alla normalità, le scuole devono riprendere regolarmente le lezioni, e le vaccinazioni dovranno procedere fino a quando il Covid non si trasformerà in un fenomeno influenzale. Il passaporto vaccinale è funzionale a questi obiettivi, e dunque non è in discussione. Per Draghi il flop delle manifestazioni di ieri dei no vax è la dimostrazione che la gran parte degli italiani la pensa come lui. Se qualcuno fra i partiti che lo sostengono sposa quelle tesi, è solo per accreditarsi presso quella minoranza.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bignami Silvia 
Titolo: Da Schlein a Cottarelli e Riccardi i saggi di Letta per rifondare il Pd
Tema: Pd

«Noi non bastiamo». Non per vincere le prossime elezioni politiche. Il Pd non basta. Lo sa Enrico Letta, e per questo lancia dalla Festa dell’Unità di Bologna la “rivoluzione” alla quale è stato chiamato dopo l’addio traumatico di Nicola Zingaretti. Un Pd che si apre a quello che c’è fuori da sé, che si affida alle Agorà Democratiche per selezionare tra la gente idee e proposte. E che «investe sulla testa di tanti» piuttosto che su quella di un solo leader. A rappresentare l’impegno all’apertura, sulle Agora veglierà un “osservatorio di indipendenti”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Olivo Francesco 
Titolo: L’alt del leader Pd alla vigilia del semestre bianco “Stanno minacciando l’esistenza dell’esecutivo”
Tema: Pd

La bufera sul Green Pass, inevitabilmente, ha fatto passare in secondo piano il motivo originario dell’appuntamento di Bologna: la presentazione delle Agorà del Partito democratico, la nuova piattaforma con la quale il partito vuole aprirsi alle proposte dei cittadini. A garanzia del processo delle Agorà è stato nominato un osservatorio indipendente i cui membri Letta presenta con grande soddisfazione: lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, l’ex segretaria della Cisl Anna Maria Furlan, l’ex leader dei Verdi europei Monica Frassoni, la vicepresidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein e l’economista Carlo Cottarelli. «Tutte persone diverse che dimostrano come le Agorà non siano una cosa interna al partito, vogliamo costruire qualcosa di più».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: 5 Stelle a corto di candidati E rinunciano alla corsa nelle città a rischio disfatta
Tema: Amministrative

Assenti o addirittura in corsa ma senza il simbolo. II Movimento si appresta a vivere una campagna elettorale drammatica, in molti casi da spettatore. II caso emblematico è quello del collegio di Primavalle, vinto alle Politiche in solitaria da Emanuela Del Re e lasciato dalla ormai ex deputata M5S per la nomina a rappresentante Ue per il Sahel. Un seggio che i 5 Stelle inizialmente pensavano destinato a Giuseppe Conte. Ebbene, dopo mesi di discussioni alla fine il M5S non correrà. II M5S a livello locale barcolla. II confronto con il 2016 — anno di riferimento per il paragone con le prossime Amministrative — rischia di essere impietoso. Si parla di un calo impressionante di liste presenti alle urne: in molte Regioni le liste M5S autonome si contano sulle dita di una mano.
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Proietti Ilaria 
Titolo: I giallorosa avanti a Napoli e Bologna Trieste e Torino probabili alla destra
Tema: Amministrative

I giochi si faranno fino all’ultimo giorno se è vero, come sostiene Antonio Noto dell’Istituto Noto Sondaggi, che il “25 per cento di chi va a votare decide chi nell’ultima settimana e il 15 per cento addirittura negli ultimi 3 giorni”. Ma che dicono sin qui le rilevazioni sulle intenzioni di voto riguardo ai sette big match elettorali previsti per l’inizio di ottobre? In Calabria quasi testa a testa tra Occhiuto e Bruni. A Bologna è data praticamente per certa la vittoria al primo turno del candidato sindaco di centrosinistra e 5 Stelle Matteo Lepore. Anche a Napoli il candidato unitario dei giallorosa è in testa. E poi c’è la Capitale. “A Roma – spiega il patron di Noto Sondaggi -, lo scenario è addirittura caotico con tre candidati Michetti (centrodestra), Gualtieri (Pd) e Raggi (M5S) non molto lontani tra loro”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Intervista a Matteo Renzi – La battaglia di Renzi “Reddito ai criminali ora lo cancelliamo” – “Il Reddito è andato anche ai criminali Il referendum obbligherà a cambiarlo”
Tema: Intervista a Matteo Renzi

“E’ bastato l’annuncio di questa consultazione popolare per costringere Salvini a fare marcia indietro. Il no alla Camera sul green pass non avrà effetti sul governo. II Colle? Moratoria delle chiacchiere su Draghi e Mattarella”.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tucci Claudio 
Titolo: Lavoro, 24mila dipendenti in più – Lavoro, nessun effetto licenziamenti A luglio 24mila assunzioni in più
Tema: Lavoro

Ventiquattromila lavoratori dipendenti in più (di cui 12mila a tempo indeterminato): il dato dell’Istat sull’occupazione a luglio esclude il temuto impatto negativo dello sblocco dei licenziamenti; da inizio emergenza mancano comunque 265mila occupati. Tasso di occupazione stabile al 58,4%: sul mese si registrano in totale 23mila occupati in meno, tutti autonomi (calati di 47mila unità). A luglio sono risaliti gli inattivi; lieve miglioramento per la disoccupazione giovanile a 27,7%, pur se in coda alla Ue.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cavalcoli Diana 
Titolo: Lavoro, 440 mila posti in più Disoccupazione in calo al 9,3%
Tema: Lavoro

Lontano dai livelli pre-crisi, il mercato del lavoro italiano presenta luci e ombre anche a luglio. Se da una parte crescono gli occupati nel confronto annuo, sono 440 mila i posti di lavoro in più, su base mensile accusano il colpo gli autonomi over 35. A sottolinearlo è la rilevazione mensile dell’Istat che per luglio segnala rispetto a giugno un tasso di occupazione pressoché stabile al 58,4% che si accompagna a una diminuzione complessiva nel numero di occupati di 23 mila unità (-0,1%). Un calo lieve legato però prevalentemente al crollo del lavoro autonomo, in particolare partite Iva con più di 35 anni. Come sottolineato anche da Confesercenti e Confcommercio: «Resta critica la condizione del lavoro autonomo».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Conte Valentina 
Titolo: Cala il lavoro Aumenta solo il tempo determinato – Una ripresa con poco lavoro salgono solo i posti a termine
Tema: Lavoro

«Non mi aspettavo la frenata di luglio, dopo le buone premesse dei mesi scorsi», ammette Andrea Garnero, economista Ocse. «Da febbraio eravamo risaliti a un buon ritmo. Escluderei l’effetto dello sblocco dei licenziamenti, perché il calo è trainato dagli autonomi. Piuttosto sembra incidere un qualche rallentamento dell’economia, a partire soprattutto dall’industria per la carenza di materie prime. Anche l’indice acquisti delle pmi è caduto a luglio, dopo un giugno stabile. Mentre quello dei servizi a luglio era al livello più alto degli ultimi 14 anni».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Il governo gioca d’anticipo sul Fisco cerca 3 miliardi per tagliare il cuneo
Tema: Fisco

Potrebbe esserci anche un anticipo del taglio del cuneo fiscale nel menù di avvio della prossima riforma fiscale. A meno di un mese dalla presentazione della nuova Nota di aggiornamento che andrà in Consiglio dei ministri il 27, e che servirà a fare il punto sulla situazione dei conti in vista del varo della nuova legge di bilancio (che verrà poi presentata entro il 15 ottobre), il governo accelera. Le proposte dell’esecutivo sono «in dirittura d’arrivo» ha confermato ieri Maria Cecilia Guerra. Parlando a Rainews24 la sottosegretaria all’Economia ha spiegato che «la riforma partirà dalla semplificazione degli adempimenti, anche per rendere il fisco più comprensibile, e dal rafforzamento dei sistemi di controllo in funzione anti-evasione. Ci saranno poi dei decreti attuativi, probabilmente più di uno», di cui «uno specifico sull’Irpef».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Davi Luca 
Titolo: Mps, UniCredit alla stretta finale Dieci giorni per chiudere – Mps, UniCredit alla stretta finale Dieci giorni per chiudere il deal
Tema: Mps

Il dossier UniCredit-Mps entra nel rettilineo finale. Entro la prossima settimana si capirà infatti se i due attori principali della partita, UniCredit, in qualità di potenziale acquirente di Siena, e il Mef, nel ruolo di venditore (in virtù di un quota pari al 64% del Montepaschi), saranno riusciti a trovare la quadra sul perimetro delle attività di Siena da cedere a piazza Gae Aulenti. È vero che una proroga della due diligence esclusiva di UniCredit — il cui termine è fissato proprio per la fine della prossima settimana – è data come naturale da ambo le parti. Ma già nei prossimi giorni si capirà se il deal si può fare o meno. La partita non è scontata.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Smart working svolta Brunetta – Processo allo smart working
Tema: Smart working

Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta prende di petto la questione dello smart working. Parla di lavoro pubblico, ma anche (se non soprattutto) di lavoro privato, impiego del green passa compreso. Lo ha fatto pubblicamente martedì commentando i dati sul Pil, spiegando che, a suo parere, bisognerebbe fare rapidamente marcia indietro sul lavoro agile in modo da «accompagnare gli ottimi segnali che vengono dalla domanda interna con coerenti scelte di politica economica». E lo ha fatto di nuovo ieri ragionando coi suoi collaboratori sui prossimi passi da compiere. Brunetta si preoccupa di quello che sta succedendo nel privato, a partire da banche e grande finanza. Ad allarmare il titolare della Pa è il rischio di un possibile cambio di paradigma indotto dal lavoro da casa.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: Il punto – Pressing Bce i falchi del Nord scaldano i motori
Tema: Bce

Una fiammata dei rendimenti 13 sui titoli di Stato dell’area euro è stata ieri la risposta dei mercati al risveglio dei falchi della Bce e alla prospettiva che la banca centrale sia in procinto di rientrare dal lunghissimo periodo emergenziale, accordando i tempi per un rialzo dei tassi. A fronte di un’inflazione che ad agosto ha raggiunto nell’eurozona i massimi da dieci anni – e in Germania quasi da trenta – il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha messo in guardia dal rischio di un surriscaldamento dei prezzi. Secondo Weidmann la Bce dovrebbe cominciare già a ridurre i suoi acquisti per non essere costretta a interromperli bruscamente alla scadenza.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Goria Fabrizio 
Titolo: La Bce verso il freno agli stimoli “Dovranno diventare selettivi”
Tema: Bce

Focalizzare gli stimoli monetari solo ai settori rimasti indietro. Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (Bce), ha confermato che si avvicina il ritorno alla normalità dopo 18 mesi di pandemia; sarà graduale e inizierà in anticipo rispetto alle stime, forse già entro fine anno, complice l’efficace campagna vaccinale europea. A incidere, inoltre, ci sono le fiammate dei prezzi, esacerbate dalla crisi delle materie prime, e i malumori all’interno di Francoforte. Sempre più sono le voci contrarie a un prolungamento degli aiuti pandemici oltre marzo 2022. «Bisogna essere chirurgici: non è più una questione di sostegno massiccio, quanto di sostegno mirato per quei settori che sono stati gravemente danneggiati». Con queste parole Lagarde, discutendo con Klaus Schwab, numero uno del World economic forum (Wef), ha aperto le porte all’exit strategy.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bisozzi Francesco 
Titolo: Reddito, sul lavoro si cambia – Reddito, cambia il lavoro stop ai centri per l’impiego arrivano le agenzie private
Tema: Reddito

Cattive notizie per i circa 700mila percettori del reddito di cittadinanza che si rifiutano di lavorare. Per smuoverli il governo si appresta a fare entrare in campo le agenzie di reclutamento private. L’ipotesi di mettere in panchina i centri per l’impiego, a corto di personale e incapaci di trovare lavoro agli utenti, sta prendendo sempre più corpo nel cantiere del nuovo reddito di cittadinanza. Spiega la sottosegretaria al lavoro Tiziana Nisini: «C’è bisogno di creare quanto prima una sinergia tra pubblico e privato che ancora manca. Esiste, quindi, un 96% di opportunità lavorative gestite dal mondo privato attraverso le agenzie per il lavoro al quale bisogna attingere».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Macioce Vittorio 
Titolo: Intervista a Renato Brunetta – Brunetta: «Basta smart working nella Pa. Con Draghi un boom» – «Basta smart working misura straordinaria Draghi fa crescere l’Italia come negli anni ’60»
Tema: Intervista a Renato Brunetta

Il ministro della Pubblica amministrazione: «Tutto il capitale umano va riportato in presenza, anche nel privato». Vuole riportare gli statali in ufficio? «La pandemia è stato uno shock che ha richiesto misure straordinarie. Lo smart working, sia nel pubblico sia nel privato, è stata una grandissima sperimentazione sociale che è riuscita a tenere in piedi il Paese. Mi congratulo con il governo Conte Due, che è riuscito a farla partire in quelle condizioni drammatiche e straordinarie».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Lorenzo 
Titolo: Nessuna donna e un Mullah: la guida talebana – Un mullah supremo e un leader politico Nel governo niente donne né «esterni»
Tema: Governo talebano

Avrà due anime il prossimo governo talebano: una religiosa e una politica. Una sorta di replica in chiave fondamentalista sunnita della divisione dei poteri in vigore in Iran sin dai tempi della rivoluzione khomeinista del 1979. Secondo i loro portavoce, ripresi dai media afghani, l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare tra venerdì e sabato. Detentore della massima autorità morale e ideologica dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan sarà lo Sceicco Haibatullah Akhundzada, che già dal 2016 era il leader del movimento. Al suo fianco dovrebbe sedere una sorta di Consiglio dei mullah destinato ad aiutarlo nel formulare le scelte di base del Paese.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Biloslavo Fausto 
Titolo: Via al governo talebano E Al Qaida lo «benedice» – Kandahar. parata della vittoria Pronto il governo dei talebani: Akhundzada il leader supremo
Tema: Governo talebano

Haibatullah Akhundzada sarà nominato supremo leader dell’Emirato afghano, come «al Amirul Momineen», il capo di tutti i credenti, sullo stile di Ali Khamenei. Erede di mullah Omar, dovrebbe essere anche capo del governo, ma l’esecutivo sarà di fatto guidato dal cofondatore dei talebani, mullah Abdul Ghani Baradar. Alle donne solo ruoli marginali E niente spazi a chi ha avuto incarichi negli ultimi 20 anni.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Il Texas dichiara guerra all’aborto “Vietato se nel feto si sente il battito”
Tema: Texas

Non siamo ancora al divieto totale, ma da ieri abortire in Texas è diventato quasi impossibile. Lo scopo ultimo è spingere la Corte Suprema a dichiarare illegale la pratica, o quanto meno non intromettersi nei provvedimenti locali che la impediscono. Negli Stati Uniti l’interruzione di gravidanza è lecita non per una legge o un referendum, ma per la sentenza Roe vs Wade emessa dal massimo tribunale federale del paese nel 1973. Da allora è in corso il braccio di ferro legale del movimento pro life, che punta ad annullare questa decisione, ma le iniziative si sono moltiplicate da quando Trump ha nominato tre magistrati alla Corte Suprema, dando ai conservatori una maggioranza di 6-3 solidamente contraria alla pratica.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Palumbo Marilisa 
Titolo: In vigore la legge che «vieta» l’aborto Biden al Texas: «Incostituzionale»
Tema: Texas

Il Senate Bill 8 del Texas proibisce l’interruzione di gravidanza già dalla sesta settimana, quando molte donne non sanno neanche di essere incinta, e anche in caso di stupro e incesto, con pochissime eccezioni. «Questo provvedimento viola palesemente il diritto costituzionale», ha detto Joe Biden, e «comprometterà significativamente l’accesso delle donne all’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno». Le nuove regole faranno ridurre l’accesso alle cliniche per l’85% dei pazienti.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Fabbri Roberto 
Titolo: La cena tra Draghi e Macron: i nuovi equilibri dell’Europa verso il G20 sull’Afghanistan
Tema: Draghi e Macron

Ci sarà molto Afghanistan ma non solo quello nella cena di lavoro di stasera a Marsiglia tra Emmanuel Macron e Mario Draghi. La visita del premier italiano è certamente un capitolo di primissimo piano nel valzer di incontri e di dichiarazioni che i leader europei dedicano in questi complicati giorni alle ricadute dell’addio occidentale a Kabul. Draghi sta tessendo la tela dell’imminente G20 a guida italiana in cui si cercherà di coinvolgere nella ricerca di soluzioni della crisi afghana attori come la Cina, la Russia e il Pakistan; Macron, da parte sua, pare deciso a dare la massima enfasi al suo disegno di rilancio dell’autonomia strategica europea.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Sassoli deluso dall’Europa sui migranti L’affondo di Orbán: la Ue ne stia fuori
Tema: Migranti

«Siamo rimasti molto delusi dalle conclusioni del Consiglio Affari interni. Abbiamo visto Paesi fuori dall’Ue farsi avanti per offrire accoglienza ai richiedenti asilo afghani, ma non abbiamo visto un solo Paese membro fare altrettanto». Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nel discorso di apertura del Forum Strategico di Bled, in Slovenia, ha criticato il messaggio lanciato da Stati membri e Commissione di privilegiare l’aiuto dei profughi nella regione per evitare un’ondata migratoria come quella dei 2015. Il Canada ha annunciato due giorni fa che accoglierà 5 mila profughi afghani evacuati dagli Usa. E ieri il primo ministro britannico Boris Johnson ha promesso di dare un «caldo benvenuto» a migliaia di rifugiati afghani che sono arrivati nel Regno Unito.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: Il retroscena – Allarme dei ministri Ue “Kabul base del terrore Europa nel mirino”
Tema: Terrorismo

Il rischio di nuovi attentati. E non solo in Afghanistan. Ma anche in Europa. Il consiglio europeo dei ministri della Difesa in un primo momento era stato convocato per tutti altri motivi. Doveva essere un incontro di routine. La crisi afghana ne ha stravolto l’agenda. E sul tavolo del summit riunito in Slovenia ieri e oggi l’emergenza è tornata ad essere una sola: il terrorismo. Nei dossier che tutti i responsabili governativi si sono portati a Kranj, infatti, il rischio che il Vecchio Continente possa essere messo di nuovo nel mirino degli attentatori è diventato altissimo. Già nella cena di ieri sera, i ministri hanno provato a concordare una linea di condotta comune. Questione per niente semplice. L’ipotesi di arrivare a un documento concreto è piuttosto labile.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Mangani Cristina 
Titolo: Profughi, caccia alle strutture il governo stanzia 10 milioni
Tema: Profughi

Comincia ora la vera e propria fase di accoglienza per gli oltre cinquemila afghani arrivati in Italia. La macchina della solidarietà si è messa in movimento, ma si tratta di trovare dei luoghi adatti ad accogliere, non il singolo migrante fuggito dal suo paese, bensì interi nuclei familiari e anche tanti bambini. II ministero dell’Interno ha preparato una bozza di decreto che andrà oggi in Consiglio dei ministri, sulla base della quale si provvederà a stornare una parte dei 120 milioni che erano destinati all’addestramento dei militari afghani. Qualcosa che si aggira intorno a 10-12 milioni e che sarà finalizzata all’emergenza migranti provenienti da Kabul.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Sorbi Mattia 
Titolo: Intervista a Zabihullah Mujahid – “L’Italia riapra l’ambasciata a Kabul” – “Noi talebani chiediamo all’Italia di riconoscerci La Cina ci finanzierà”
Tema: Intervista a Zabihullah Mujahid

Incontriamo il portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, al secondo piano del ministero dell’informazione e della cultura di Kabul. Veniamo fatti accomodare in uno studio elegantemente arredato dove ci aspetta l’esponente politico, dalla presa di Kabul volto dei talebani nei discorsi pubblici. Che auspica: «Spero che l’Italia riconosca il nostro governo islamico e che riapra presto la sua ambasciata». Sul futuro del Paese spiega che «non ci saranno donne ministro, ma potranno lavorare nei ministeri oppure come poliziotte o infermiere. Potranno anche studiare all’università». Per contrastare la crisi economica, invece, i talebani puntano sulla Cina: «Pechino ci aiuterà a ricostruire il Paese, sarà il nostro partner principale».
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