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SINTESI IN PRIMO PIANO – 14 giugno 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Covid. Timori per la variante indiana, Draghi: ipotesi limiti sui voli e quarantena per chi arriva da Londra. Da oggi in Italia 12 regioni in fascia bianca.
– Famiglie. Dal 1° luglio in arrivo per sei mesi l’assegno ponte e gli Anf maggiorati. Per i più piccoli vale il cumulo con bonus bebé e nido. Importi più alti alle famiglie numerose, ma c’è il rischio di modifiche.
– G7. Draghi condivide la sfida lanciata dai leader dell’Occidente. Il presidente Biden: abbiamo dimostrato che esiste un’alternativa democratica alla Cina.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Zapperi Cesare 
Titolo: I sorpassi tra i partiti a quota 20% Il gradimento di Draghi sale al 70,8
Tema: Rilevazione settimanale Ipsos

Al primo posto il Pd (20,8%), al secondo Fratelli d’Italia (20,5) e al terzo la Lega (20,1). Un arrivo al fotofinish quello fissato dall’ultima rilevazione settimanale dell’istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli. Tre partiti racchiusi in una manciata di decimali, ed è già curioso. La lettura politica è duplice: da un lato, i dem risultano il partito più votato per la prima volta dal 2017; dall’altro, è una novità assoluta il sorpasso del partito di Giorgia Meloni su quello di Matteo Salvini. Ma ad aggiungere materia di riflessione, ci sono i numeri del gradimento del presidente del Consiglio e del suo governo. Mario Draghi in ventuno giorni (dal 20 maggio al 10 giugno) passa da un indice di 61,3 a 70,8, quasi 10 punti. L’esecutivo nel suo complesso cresce dal 60,2 al 68,8. Risultati che beneficiano della forte accelerazione data alla campagna vaccinale e delle riaperture che hanno creato, almeno in buona parte, le condizioni per un ritorno alla normalità.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Pucciarelli Matteo 
Titolo: M5S, la squadra di Conte Metà scelti, metà eletti – La deroga sarà per i meritevoli In squadra tre nominati e tre eletti
Tema: M5S – PD

Giuseppe Conte vuole riformare il Movimento 5 stelle con una «rivoluzione gentile» e «democratica» che prevede che il leader venga votato. Entro dieci giorni la presentazione. «Ho bisogno di una grande investitura da parte degli iscritti», dice. La squadra sarà composta da persone nominate ed elette. Intanto, Stefano Lo Russo (Pd) ha vinto le primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Torino.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Intervista a Francesco Boccia – Boccia: coi 5 Stelle uniti ai ballottaggi – Boccia: “Ora si gioca in squadra ai ballottaggi insieme ai 5 Stelle”
Tema: M5S – PD

«Il primo risultato utile rispetto al 2015 è che in Piemonte il centrosinistra è unito». Così l’ex ministro delle Regioni Francesco Boccia commenta le primarie: «Vedo grandi passi avanti rispetto al 2016, Letta ha lavorato per unire il centrosinistra ovunque. L’anno scorso era diviso e non c’era una città con un’alleanza Pd-5stelle. Ora si va insieme almeno in 7 capoluoghi di provincia su 14 e in 2 su 6 capoluoghi di regione, Bologna e Napoli: al ballottaggio confidiamo di unirci ovunque. È un processo politico graduale. Quelli che spacciano macchiettisticamente l’alleanza come una nostra ossessione sono gli stessi che predicavano l’arrogante isolamento che ci ha portato a perdere nel 2018».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca – Savelli Fabio 
Titolo: Draghi e i timori sulla variante indiana Ipotesi quarantena per i voli da Londra – Timori per la variante indiana Il premier: ipotesi limiti sui voli
Tema: Lotta al Covid

I casi di Covid in Gran Bretagna continuano ad aumentare, la variante indiana si sta diffondendo, sia tra i non vaccinati che tra chi ha ricevuto la prima dose, e per questo il premier Mario Draghi valuta l’ipotesi di quarantena per chi arriva da Londra. Da oggi in Italia dodici regioni, oltre alla provincia di Trento, sono in fascia bianca. Fine del coprifuoco e nuove aperture. Sì ai banchetti per i matrimoni.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ziniti Alessandra 
Titolo: Zero morti in 12 regioni Italia sempre più bianca – Dodici Regioni con zero morti nell’Italia che si colora di bianco
Tema: Lotta al Covid

Dodici Regioni senza vittime, più di mezza Italia con il segno zero nella casella domenicale del bollettino Covid. Nel Lazio è la prima volta nel 2021, a 500 giorni ormai dal ricovero dei due coniugi cinesi allo Spallanzani che segnò l’inizio dell’incubo pandemia nel nostro Paese. I 26 morti di ieri (la metà rispetto a sabato) segnano il punto più basso della curva della mortalità in Italia dall’inizio della terza ondata e segnano uno spartiacque nell’Italia che la prossima settimana (unica eccezione la Val d’Aosta che ritarderà di sette giorni) tornerà tutta in bianco. Era dall’11 ottobre 2020 che non si registrava un numero di vittime così basso.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Finizio Michela 
Titolo: Assegno unico al via da luglio: ecco chi vince – L’assegno ponte premia i nuclei con 15mila euro Isee o tre figli
Tema: Aiuti alla famiglia

Una misura temporanea per le famiglie che, in attesa dell’assegno unico e universale, prevede un contributo per chi ha figli minorenni modulato in base alla situazione reddituale. È questo in sintesi il disegno del decreto legge 79/2021 approvato dal Governo, che ora va convertito dal Parlamento. Verrà introdotto un assegno “ponte” mensile. modulato in base all’Isee e al numero di figli minori per i disoccupati di lungo corso e non più indennizzati, lavoratori autonomi, partite iva, forfettari, e così via; si prevede un aumento degli Assegni al nucleo familaire (Anf) esistenti, a prescindere dall’Isee, pari a 37,5 euro per ciascun figlio (55 euro nei nuclei con almeno tre figli) percepiti da lavoratori dipendenti, pubblici e privati, pensionati, cassa integrati e disoccupati con l’indennità.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dell’Oste Cristiano – Aquaro Dario 
Titolo: Imu, cedolare e bonus sui lavori: i dossier dei partiti verso la riforma – Imu, cedolare e bonus: il dossier immobili incrocia il nuovo Fisco
Tema: Imu

Tra due giorni – mercoledì 16 giugno – scade la prima rata dell’Imu 2021. Ma chi si chiede cosa succederà con la riforma fiscale non troverà molte risposte nei documenti che i partiti hanno depositato alle commissioni Finanze di Camera e Senato. Non che gli immobili siano assenti dai sette dossier presentati, ma il grosso delle attenzioni si concentra sull’Irpef. D’altra parte, l’imposizione sulla casa è un argomento politicamente sensibile, su cui non sembrano esserci grandi convergenze. I 19,5 milioni di abitazioni principali devono rimanere esenti: Lega e Forza Italia lo scrivono a chiare lettere. In realtà, nessuno degli altri cinque partiti chiede di tassare di nuovo la prima casa.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Busani Angelo 
Titolo: Casa ai giovani senza tasse: i sette ostacoli – Prima casa ai giovani senza tasse: i sette bachi nascosti nella norma
Tema: Dl Sostegni-bis

Vie le tasse sulla casa acquistata dal giovani e sul relativo mutuo. È la novità contenuta nel decreto Sostegni-bis per favorire le nuove generazioni e la ripresa delle compravendite immobiliari. Tuttavia, come spesso accade quando si scrivono le norme di fretta, il testo fa acqua da molte parti e spesso ottiene effetti probabilmente imprevisti e un po’ paradossali. Con non poche conseguenze. A un attento esame le “anomalie” riscontrate sono sette. Ad esempio, il presupposto che l’interessato – per fruire del bonus – abbia un Isee non superiore a 40mila euro compare solo per gli acquisti soggetti a Registro (generalmente tra privati) e non per quelli soggetti a Iva: con il risultato, probabilmente non voluto, di favorire nel secondo caso anche ragazzi molto abbienti. Altro rebus è relativo all’età, perchè la norma, così come è scritta, esclude dal beneficio chi compie 36 anni nello stesso anno del rogito. Altri intoppi ancora riguardano la mancata detassazione del preliminare, la mancata cancellazione di imposte catastali e ipotecarie e alcuni effetti della detassazione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Paolucci Gianluca 
Titolo: Quel buco dell’Ilva ignorato da Invitalia – Dubbi e allarmi sui conti di Ilva il buco che Invitalia ha ignorato
Tema: Ilva

«Le performance attuali non permettono al Gruppo di restituire il debito verso Ilva (1,5 miliardi di euro) e finanziare gli impegni per investimenti (2,1 miliardi di euro)». E’ solo uno dei passaggi del rapporto di Kpmg sullo stato del gruppo di Taranto alla fine del 2020, una due diligence commissionata da Invitalia nel settembre precedente sulla base della quale è stato deciso l’investimento della stessa Invitalia – e quindi dello Stato – nel tribolato gruppo dell’acciaio. Gli allarmi, le raccomandazioni e le avvertenze che il team di revisori e analisti lanciano nelle 76 pagine del rapporto sono impressionanti. Alcuni dati non sono stati messi a disposizione da ArcelorMittal a Kpmg, non è stato possibile nessun confronto con il management, i dubbi su alcune poste di bilancio sono sostanziali e tali da modificare il valore dell’investimento.
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Testata:  L’Economia del Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: Autostrade può ripartire da certezze e vigilanza
Tema: Autostrade

Tre anni di negoziati per l’intesa finale: l’88,06% di Autostrade vale dunque 8 miliardi. È la cifra che Cassa depositi e i fondi esteri Blackstone e Macquarie hanno messo sul piatto per acquistarla da Atlantia, la capogruppo controllata al 30% del Benetton. Ora che la maggiore concessionaria autostradale del Paese torna sotto controllo pubblico (Cdp avrà il 51% della newco che erediterà il gruppo) c’è da augurarsi che non si verifichi più quello che successe a Genova il 14 agosto 2018 quando il viadotto Morandi venne giù dopo anni di (mancate) manutenzioni e (forse) un difetto strutturale. Quella tragedia che costò la vita a 43 persone è il motivo scatenante del riassetto societario, conviene allora ragionare sui poteri del vigilante, cioè il ministero delle Infrastrutture.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco – P.Val. 
Titolo: Draghi: stop alle autocrazie «Via della Seta? Valuteremo»
Tema: G7

Il G7 è appena finito, Mario Draghi in conferenza stampa smentisce che sulla Cina i sette leader si siano divisi. Anche perché verso Pechino alcuni punti in comune non possono essere elusi: nonostante tutto, nonostante le condanne contenute nelle conclusioni del summit, con il colosso economico che sfida le economie occidentali bisogna comunque «cooperare», a cominciare dai progressi possibili sul clima, poi bisogna «competere, finanziariamente e industrialmente». Quindi nessuno contesta che Pechino non possa «essere una grande economia», quello che «è stato messo in discussione sono i modi, è un’autocrazia che non aderisce alle regole multilaterali, non condivide la stessa visione del mando che hanno le democrazie». Per questo «occorre essere franchi», e come ha detto Joe Biden «il silenzio è complice».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: “Il G7 contro gli autocrati” – Biden chiude il G7 “Alternativa democratica all’influenza cinese”
Tema: G7

«Abbiamo dimostrato al mondo che esiste un’alternativa democratica all’influenza cinese». Joe Biden considera il G7 un grande successo per l’America. Missione compiuta. Tornando ad abbracciare il multilateralismo, a valorizzare le alleanze, Biden incassa un comunicato dei Sette Grandi dove la questione cinese ha un peso senza precedenti. La reazione da Pechino indirettamente gli dà atto del successo: «Un piccolo gruppo di paesi non detta legge al mondo», è il commento cinese che sottolinea una verità (quando nacque oltre 40 anni fa il G7 rappresentava il 70% del Pil mondiale, oggi il 40%), ma al tempo stesso prende atto che il G7 ha dato prova di unità. La maratona dei summit prosegue oggi a Bruxelles con la Nato, domani con il vertice Usa-Ue, mercoledì si conclude a Ginevra con Vladimir Putin. La Nato come il G7 dedicherà un’attenzione senza precedenti alla minaccia cinese, inserendo per la prima volta nella storia la superpotenza asiatica nel suo Strategic Concept.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Sh.Niz. 
Titolo: Finisce l’era di Netanyahu Bennett premier – Israele, l’ora di Bennett Dopo dodici anni Netanyahu è fuori
Tema: Israele

Israele ha un nuovo governo. E per la prima volta in 12 anni consecutivi, a guidarlo non sarà Benjamin Netanyahu, che ieri al termine del voto di fiducia, ha preso posto tra i banchi dell’opposizione. Il “patto dei fratelli”, il connubio tra Naftali Bennett e Yair Lapid iniziato proprio sotto il governo Netanyahu del 2013, si è cementato negli anni fino a portare alla svolta epocale. Ma è stata una strada tortuosa fino all’ultimo quella che ha accompagnato la formazione del 36mo governo israeliano: in extremis, un parlamentare di Ra’am, Said al-Harumi, si è astenuto, facendo così nascere un governo con 60 consensi su 120 seggi della Knesset, sufficiente per giurare, ma non per passare, per esempio, la legge di bilancio, la prima sfida della nuova alleanza. Parte quindi già zoppicante la fragile coalizione che riunisce 8 formazioni politiche che abbracciano quasi l’intero arco costituzionale.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: Dopo 12 anni addio a Netanyahu – Netanyahu «deposto» dopo 12 anni
Tema: Israele

Netanyahu diventa capo dell’opposizione, il ruolo che ricopriva quando Naftali Bennett era il suo capo dello staff, due anni finiti molto male e di cui preferiscono non parlare. II cerchio si chiude: è l’ex imprenditore hi-tech a prendere il suo posto e a pronunciare il discorso di insediamento. «E’ un giorno di cambiamento come avviene nelle democrazie. Prometto che íl mio governo lavorerà per tutto II Paese». Le parole sono state sommerse di fischi e insulti da parte dei deputati del Likud. Una gazzarra che ha spinto Yair Lapid — l’altra metà della nuova coalizione — a rinunciare all’intervento dal podio: non cerchiamo la rissa. Sarà difficile evitare lo scontro politico.
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