Articolo pubblicato il 7 luglio 2023 da “Il Corriere della Sera”
Generali guarda a Oriente e pianta così una bandierina sulla mappa dei gestori più significativi a livello europeo. Ieri la compagnia di Trieste ha annunciato l’acquisizione di Conning Holdings Limited, tra principali asset manager globali dedicati alla clientela assicurativa e istituzionale, da Cathay Life, società controllata da Cathay Financial Holdings, una delle più rilevanti istituzioni finanziarie dell’Asia. II closing entro sei mesi. «Grazie all’acquisizione rafforziamo le nostre competenze nell’asset management, ampliando la nostra presenza in mercati chiave come gli Stati Uniti e l’Asia — ha specificato il ceo di Generali, Philippe Donnet —. Svilupperemo inoltre una piattaforma capace di realizzare le nostre ambizioni strategiche nell’asset management e di creare valore a beneficio di tutti gli stakeholder, compreso il business assicurativo del gruppo».
Conning viene venduta da Cathay Life che la conferisce in Generali Investments Holding, società che comprende la maggior parte delle attività di Generali (assistita dall’avvocato Roberto Casati di Linldaters) nell’asset management, dove la stessa Cathay diventa socia con il 16,75% circa. Da qui nasce anche l’accordo stretto tra i due gruppi per la gestione di tali attività della durata minima di io anni. II volume complessivo di risparmio gestito di Generali aumenta così a 845 miliardi di dollari: le controllate di Conning, presente negli Usa dal 1912 — portano in dote masse per circa 157 miliardi di dollari. Si tratta di un’operazione carta contro carta che impatterà marginalmente sul Solvency II Ratio del Leone. II deal su Conning arriva a meno di un mese dallo shopping di Generali su Liberty Seguros per 2,3 miliardi e porta così il Leone ad assicurarsi una fetta importante degli obiettivi annunciati da Donnet nel piano industriale «Lifetime Partner 24: Driving Growth».
Dove infatti si prevedono 2,5-3 miliardi di flusso di cassa per operazioni di MeA nel business assicurativo e nell’asset management. «Nel 2017 abbiamo detto che il Gruppo sarebbe dovuto diventare anche un asset manager. Quel percorso è stato ribadito anche al lancio dell’attuale piano, Lifetime Partner 24, e trova oggi una sua concretizzazione come target di sviluppo del gruppo», spiega Carlo Trabattoni, ceo asset e wealth management di Generali. «Oltre all’affinità culturale con Conning, società Usa che gestisce asset per compagnie di assicurazioni a stelle e strisce, ci sono affinità dal punto di vista tecnico e di approccio. Se poi aggiungiamo elementi specialistici come Octagon Credit Investors, nella gestione del credito alternativo, la dimensione internazionale è molto chiara — specifica Trabattoni —. Generali fa un passo notevole perché entra tra i primi 10 asset manager europei-. Guardando alla gestione, le competenze finora sul fixed income europeo si arricchiscono di quelle sul fixed income Usa e nei mercati emergenti».