Si inserì ancora giovane nell'azienda paterna, le Rubinetterie riunite di Milano. Dagli iniziali incarichi di officina, giunse ad assumerne la guida come direttore tecnico e consigliere di amministrazione. Con il sopraggiungere della guerra la ditta passò in altre mani. Si dedicò allora alla ricostruzione e riconversione di una piccola azienda meccanica, la Omcsa - Officine meccaniche Cigardi spa, di Borgomanero, di cui diventò consigliere delegato e direttore generale. In breve tempo la ampliò con un secondo stabilimento a Bollate e una nuova sede a Milano. Sorse così un'impresa specializzata nella produzione di macchine da stampa e per l'industria tessile, la cui perfezione consentì di contenere il tradizionale rifornimento dalla Germania e di avviare una corrente di esportazione verso i principali mercati del mondo. Assunse importanti incarichi in associazioni di categoria a livello nazionale. Curò inoltre l'Organizzazione rieducazione tecnica Italia per la qualificazione operaia e il reinserimento sociale dei profughi rifugiati.