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Cesare De Michelis

1943 - 2018
Nominato Cavaliere del Lavoro il 01 06 2017
Numero brevetto 2841
Settore Industria
Regione di nomina
Veneto
Attività
Editoria
Profilo
Ancora studente universitario iniziò a collaborare con l’ufficio stampa della neonata Marsilio Editori e nel 1965 si laureò in letteratura italiana diventando poi assistente volontario della stessa materia. Nello stesso anno entrò nel Consiglio di Amministrazione della Marsilio Editori divenendone prima amministratore delegato e poi presidente. Nel 2000, con l’obiettivo di rilanciare la casa editrice, Marsilio Editori entrò a far parte del Gruppo RCS Libri, mantenendo una riconoscibile identità nelle scelte editoriali. Nel 2005 acquisì il catalogo della casa editrice Testo&Immagine, nel 2009 la maggioranza di LOG607 – innovativa start-up nell’editoria multimediale nata in H-Farm – mentre nel 2010 rilevò dalla capogruppo RCS Libri la sigla Sonzogno e il suo catalogo. Nell’agosto 2016, in occasione della cessione di RCS Libri alla Mondadori, la casa editrice fu riacquisita dalla famiglia De Michelis. La casa editrice, grazie al suo impulso, visse una lunga fase di espansione ampliando il catalogo sia con i classici, la narrativa contemporanea italiana e straniera, che con il filone GialloSvezia che avvicinò il pubblico italiano alla letteratura scandinava. In oltre cinquant’anni Marsilio Editori ha pubblicato più di 10.000 titoli, proponendo circa 250 novità l’anno. De Michelis affiancò all’attività editoriale anche quella accademica. Fu Professore emerito di letteratura moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Padova, dove insegnò per quasi cinquant’anni. Fu fondatore e direttore di riviste culturali e di studio. Fu vice presidente della Biennale di Venezia, del Consorzio Venezia Expo e consigliere della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. Pubblicò numerosi volumi, tra i quali “Moderno antimoderno” nel 2010 con il quale vinse il premio Brancati Zafferana. Collezionò quasi centomila volumi di letteratura italiana dal ’700 al ’900 che nel 2015 decise di donare all’Università di Padova.
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