Diresse in Malesia la Società dell'Estremo Oriente, che curava un'attività di produzione di gomma. Alla fine della prima guerra mondiale, cui aveva partecipato, fu nominato presidente e amministratore della Società di preziosi A. Calderoni di Milano, che portò a diventare una delle più importanti d'Europa. Formò una classe di orafi in grado di competere con i produttori francesi e tedeschi. Dopo l'occupazione italiana dell'Etiopia, diede vita a due splendide filiali della Calderoni Gioielli ad Addis Abeba e ad Asmara. Creò, inoltre, una grande società finanziario - commerciale, la Calderoni Coloniale, per lo scambio di prodotti tra i due paesi. Seppe far risorgere la Calderoni Milanese dai disastri della guerra, dando nuovamente lavoro a 400 operai, e fondò la Società Farmacosmici per la distribuzione in Italia di specialità medicinali americane e inglesi. Fondò, inoltre, per testamento l'Istituto Mario Negri di Milano per la ricerca sul cancro, ente privato al servizio degli ammalati, di cui indicò gli scopi e l'équipe iniziale.