Alla prematura morte del padre, assunse giovanissimo la direzione dell'azienda di famiglia per la lavorazione del legno, a Sesto Calende (Varese). Da sempre appassionato d'aviazione, allo scoppio della prima guerra mondiale acquistò in Francia la licenza esclusiva di fabbricazione in Italia degli idrovolanti F.B.A., i migliori apparecchi del tempo. Impiantò due cantieri, uno a Sesto Calende, ampliando e ammodernando la prima azienda, e uno a S. Anna, con idroscalo, vicino al Lago Maggiore. In seguito i cantieri si costituirono in società anonima (Siai). Organizzò inoltre una scuola di pilotaggio vicino S. Anna, che continuò a formare piloti anche nel periodo postbellico. Migliorò sempre più i propri apparecchi, fino a lanciare la fortunata serie degli idrovolanti Savoia. Nel dopoguerra riuscì brillantemente a convertire la produzione ad uso civile, affiancando agli idrovolanti anche apparecchi terrestri. Gli apparecchi Savoia - Marchetti, furono esportati in tutto il mondo.