Roma 2022 - Convegno Nazionale "Tecnologia e innovazione per una transizione energetica"

7 1. Saluti istituzionali VITTORIO DI PAOLA Presidente del Gruppo Centrale dei Cavalieri del Lavoro Un caro saluto al signor Sindaco e un grazie per aver accettato il nostro invito. Un caro saluto a tutte le colleghe e i colleghi Cavalieri del Lavoro e un saluto particolare al dottor Gianni Letta, un grande amico dei Cavalieri del Lavoro. Un saluto agli illustri relatori che saranno poi la sostanza del nostro convegno. Qualche considerazione. Devo dire che siamo partiti per tempo con il convegno, fin da febbraio, seguendo l’idea di iniziare con una serie di workshop preparatori sulla materia del convegno che, è inutile dirlo, è un argomento decisivo per noi e per le future generazioni. Ovviamente siamo partiti per tempo anche per fissare le locations, gli alberghi perché, come sapete, fissare un convegno di questa rilevanza a Roma non è una cosa semplice nella buona stagione, che è in pratica tutto l’anno. Andando avanti nel tempo, gli eventi, la guerra in Ucraina e il suo aggravamento, i problemi connessi al costo dell’energia che sono diventati importanti e, se mi consentite, anche gli effetti dei cambiamenti climatici di cui negli ultimi tempi abbiamo avuto una dimostrazione pratica, è inutile che parli della Marmolada, dell’inondazione che ha danneggiato e impattato sui nostri amici delle Marche, ai quali dichiaro tutta la nostra vicinanza, le Marche è una regione cara a noi tutti ma è anche una importante regione del Gruppo centrale e, con il passare del tempo, quindi l’idea di cambiare il titolo al convegno in emergenza energetica è sicuramente avanzata in me. Poi mi sono sentito con Franco Bernabè, che mi ha affiancato nell’organizzazione, soprattutto per l’argomento di questo convegno, e abbiamo deciso di confermare il tema del dibattito. Ci sono varie considerazioni: sicuramente l’ottimismo della ragione, sicuramente siamo Cavalieri del Lavoro, imprenditori, dobbiamo pensare a un futuro non solo nostro, ma delle prossime generazioni, con l’impegno di affrontare la complessità che tutto questo comporta. Bisogna quindi andare avanti pensando, sì, a un futuro ad emissioni zero considerando però i vari aspetti e i ri-

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