Quaderni sulla sostenibilità

Quaderni sulla Sostenibilità Incontri 92 Il tema di questa sera è la transizione energetica. Per spiegare le ragioni di un processo che sarà molto lungo e avrà costi molto elevati partirò da alcune considerazioni sulla principale ragione che lo giustifica e cioè l’aumento della temperatura del nostro pianeta. Con sofisticati metodi di rilevazione, si è accertato che, dall’inizio della rivoluzione indu- striale la temperatura terrestre è aumentata di 1,2 gradi. Se l’aumento della temperatura continuerà con i ritmi attuali, nel 2050 supereremo i 2,5 gradi e si andrà verso un sostan- ziale ulteriore incremento della temperatura nel 2100. Ora, come diceva Oscar Wilde, per- ché ci dobbiamo occupare delle generazioni future? Che cosa hanno fatto le generazio- ni future per noi? In realtà abbiamo il dovere morale di preservare le risorse del pianeta. L’aumento della temperatura si deve all’aumento della concentrazione di CO 2 nell’atmosfe- ra, che a sua volta è dovuta in larga misura all’uso di combustibili fossili come fonte di energia, ma anche all’aumento della popola- zione e del benessere. La progressione della popolazione è sta- ta impressionante soprattutto dopo la seconda guerra mondiale passando da 2,5 miliardi di persone nel 1950 agli 8 miliardi attuali e, soprattutto, è coincisa con un miglioramento del tenore di vita grazie ad un aumento del PIL pro-capite passato da 2000 dolla- ri all’anno agli attuali 10.000. Ne consegue che la popolazione del pianeta emette direttamente e indirettamente sempre più CO 2 , così come emettono sempre più CO 2 gli allevamenti di animali, l’industria, il commercio. I livelli di CO 2 nell’atmosfera, al minimo termico dell’ultima glacia- zione, cioè 18 mila anni fa, erano di 180 parti per milione. All’ini- zio della rivoluzione industriale, verso la fine del ‘700, erano 280 parti per milione. Rispetto quindi a 18 mila anni fa non era aumen- tata di moltissimo. Negli ultimi 50 anni, c’è stata invece una fortissima crescita della CO 2 che adesso è arrivata a una concentrazione di oltre 400 parti per milione. Non credo che l’aumento della temperatura e della CO 2 determinerà un’estinzione dell’umanità. Ogni tanto sento delle visioni catastrofiche che però non hanno fondamento scientifico, ma certamente avremo un mondo molto diverso da quello in cui viviamo oggi. L’Italia in quel mondo, verosimilmente, assomiglierà più al Nord Africa, anche l’Austria e la Germania saranno molto diverse da come sono ora. Forse al circolo polare si potrà colti- vare la vite e ci saranno massicce migrazioni. Forse le popolazioni emigreranno anche se non so se ci staranno tutti in Siberia, ma certamente le piante non riusciranno tutte a mi- grare e ci sarà una crisi di biodiversità. Lo sviluppo sostenibile come obiettivo del sistema Italia Il Collegio incontra il Cavaliere del Lavoro Franco Bernabè Pubblichiamo una sintesi della trascrizione dell’intervento tenuto in Collegio dal Cavaliere del Lavoro Franco Bernabè, presidente di Acciaierie d’Italia, il 16 marzo 2022

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