Quaderni sulla sostenibilità

Quaderni sulla Sostenibilità dal Blog della Federazione su Huffington Post 85 tire una formazione costante ed adeguata e cooperare nelle relazioni sindacali è estrema- mente importante. Nella reputazione dell’azienda attraverso la giusta meritocrazia nell’at- tribuzione delle posizioni manageriali, la tutela delle minoranze e delle donne, l’adesione ad attività benefiche e a contenuto sociale, l’adozione di un comportamento etico nelle rela- zioni con tutti gli stake-holders (sia che si tratti di clienti o di fornitori). Nella ricerca e svi- luppo con la capacità di innovare, anche attraverso il corretto grado di assorbimento delle nuove tecnologie e i costanti investimenti in ricerca e sviluppo, prevedendo una regolare collaborazione fra azienda ed università. Infine, nella governance attraverso l’adeguatezza degli standard di reporting e revisione, fondamentali per esprimere in maniera oggettiva le modalità di valutazione (e validità) delle performances dell’impresa; attraverso il Consiglio di Amministrazione per il livello di responsabilità e di controllo che il Consiglio di Amministrazione e gli Azionisti hanno sul management dell’azienda e per la protezione degli interessi degli Azionisti di minoranza. Tutti questi aspetti sono alla base della sostenibilità sociale che, insieme a quella ambien- tale, rendono l’impresa più competitiva perché permettono di sfruttare nuove opportuni- tà di profitto, migliorano la reputazione del brand e irrobustiscono il senso di appartenen- za e la fedeltà dei collaboratori. Nel settore automotive l’evoluzione del powertrain verso l’alimenta- zione elettrica, imposta dalle decisioni assunte dall’Europarlamento nel mese di giugno 2022, mette in moto una trasformazione che in- veste una parte significativa del sistema produttivo nazionale e mon- diale. Secondo dati Mckinsey del 2021, l’automotive su scala globale alimenta il 44% della domanda di sistemi di trasmissione di poten- za, sistemi che, ad esempio, sono prodotti da macchine utensili. Poi- ché un’auto elettrica non ha bisogno di alberi motore, molte imprese della filiera automotive, a partire proprio da quelle che producono macchine utensili, saranno obbligate a indirizzarsi verso la produ- zione di macchine e di componenti per l’auto elettrica: un esercizio né facile, né scontato. Per l’imponente filiera produttiva dell’auto insediata nel nuovo triangolo industriale italiano, per la Motor Valley emiliana (10,2% della produzione nazionale) e per il sistema automoti- ve torinese in particolare (33,5% della produzione nazionale), si tratta di evolvere dentro la propria catena del valore, diversificando il prodotto in chiave digitale e aumentandone La transizione elettrica e la gestione strategica delle filiere di Fabio Storchi - Presidente Gruppo Emiliano Romagnolo Cavalieri del Lavoro | Articolo pubblicato il 7 luglio 202 Di fronte alla transizione elettrica l’Italia deve iniziare a pensare in termini di ecosistemi per la generazione del valore, ricordando che un ecosistema ha più elementi e fattori che contribuiscono sinergicamente allo sviluppo e alla crescita

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