Quaderni sulla sostenibilità

Quaderni sulla Sostenibilità Incontri Franco Bernabè | 16 marzo 2022 INNOVARE NEL SETTORE ENERGETICO: UNA NECESSITÀ, UN’OPPORTUNITÀ di Francesco Minola – Ingegneria Chimica L’obiettivo 7 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite è chiaro nel descrivere la sfida della transizione energetica: • una persona su cinque non ha accesso a moderni mez- zi elettrici. • 3 miliardi di persone dipendono da legno, carbone, car- bonella o concime animale per cucinare e per scaldarsi. • l’energia è la principale responsabile del cambiamento climatico, rappresentando circa il 60% delle emissioni di gas serra globali. • obiettivo-chiave di lungo termine è la produzione di energia a bassa intensità di carbonio, migliorando le tec- nologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili. I gas serra, in particolare la CO 2 , trattengono una parte della radiazione solare riflessa dalla superficie terrestre, regolandone la temperatura: senza di essi il nostro pia- neta sarebbe troppo freddo, ma un aumento della lo- ro concentrazione in aria determina un riscaldamento. La concentrazione della CO 2 si è mantenuta nell’ultimo milione di anni tra 180 e 280 ppm grazie ad un com- plesso equilibrio dinamico: ad un suo aumento motiva- to dall’attività animale, vegetale, geologica è corrispo- sta una diminuzione mediata da due processi a feedback negativo, ovvero l’assorbimento dell’anidride carboni- ca nell’oceano e la sua fissazione mediante fotosintesi clorofilliana. Oggi la concentrazione misurata è di 400 ppm e, prevedibilmente, la temperatura media della Ter- ra è aumentata. Come ha detto il Cavaliere Bernabè: “Con sofisticati metodi di rilevazione, si è accertato che, dall’inizio della rivoluzione industriale, la temperatura ter- restre è aumentata di 1.2°C […]. Se la tendenza non cam- bierà, la temperatura nel 2050 sarà aumentata (rispetto al livello preindustriale) di 2.5°C, andando verso un sostan- ziale incremento della temperatura nel 2100 (fino a 5°C se- condo IPCC)”. Per riflettere sui possibili effetti di un riscaldamento così repentino - due secoli dal punto di vista geologico sono un breve intervallo di tempo - è utile richiamare il massi- mo termico del Paleocene-Eocene di 55 milioni di anni fa: un aumento di temperatura di 7-8°C, costrinse le spe- cie vegetali e animali a migrare verso le zone più tempe- rate del pianeta, causando l’estinzione di quelle che non ci riuscirono. Allora l’aumento di temperatura fu favori- to dallo scioglimento del permafrost, che provocò il rila- scio in atmosfera di ingenti quantità di metano (CH4), un gas serra 30 volte più potente della CO 2 . Anche oggi stiamo perdendo biodiversità a causa dei cam- biamenti climatici. Secondo un report dell’IPCC del 2018 un aumento di temperatura di 1.5°C (si è già a 1.2°C) provocherebbe la probabile scomparsa del 70-90% delle barriere coralline, mentre un aumento di 2°C del 99%. Gli oceani, infatti, tentando di assorbire sempre più CO 2 progressivamente si acidificano e questo causa lo sbianca- mento dei coralli, fenomeno che icasticamente rappresen- ta l’avvicinarsi della loro morte. Al di là degli argomenti che si possono addurre circa l’obbligo morale dell’uomo di preservare la vita degli altri organismi, non tutelare la biodiversità costituisce un approccio poco pragmatico. L’estinzione di una sola specie può provocare a cascata la scomparsa di molte altre, portando conseguenze di lun- ga portata e imprevedibili, pericolose anche per l’umani- tà. Oggi il 20% dell’energia è consumata sotto forma di elettricità. Si stima che fino al 55% degli usi dell’energia siano elettrificabili e questo è l’obiettivo cui tendono molti Stati. Incombe però ancora minaccioso il pericoloso mec- canismo a feedback positivo dello scioglimento del per- mafrost. È dunque fondamentale, per evitare un eccessi- vo innalzamento della temperatura, individuare metodi sostenibili per generare elettricità, garantendo allo stesso tempo una fornitura sicura e affidabile a sempre più pae- si. I metodi industriali di produzione di energia sono in- fatti più efficienti e meno inquinanti della combustione domestica di biomassa (i.e. legname, concime). Tra le fonti di energia rinnovabili più promettenti per la generazione dell’elettricità risalta il fotovoltaico che ad oggi ha costi minori dei più efficienti processi che sfrut- tano gas e petrolio. Il problema di tale fonte, condiviso con l’eolico, è l’intermittenza. Le considerazioni del Gruppo di Lavoro formato dagli Allievi del Collegio sugli incontri tenuti nell’ambito del Ciclo di incontri sulla Sostenibilità e la Transizione Energetica 106

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