Civiltà del Lavoro, n. 3/2025

83 I NUOVI VENTICINQUE CAVALIERI DEL LAVORO Civiltà del Lavoro | giugno • luglio 2025 amministratore delegato del Gruppo Dolce&Gabbana, tra i leader mondiali nel settore moda e lifestyle. Dal 1984 ha contribuito, insieme al fratello Domenico e a Stefano Gabbana, alla crescita dell’azienda fondata sull’identità creativa, sulla qualità e sull’eccellenza manifatturiera italiana. Il senso della famiglia, inteso come legame autentico, è alla base della cultura aziendale che ha contribuito a creare un luogo dove le persone possano crescere con l’azienda e riconoscersi nei suoi stessi valori. Al centro della sua visione manageriale pone il capitale umano, considerato non solo risorsa produttiva ma vero elemento identitario. Selezionato con cura, affinché rispecchi il Dna dell’azienda, coltivi l’intelligenza emozionale e la capacità di interpretare i valori aziendali e trasmetterli con autenticità. Sin dal 1984 ha guidato Dolce&Gabbana verso una crescita continua, sviluppando nuove categorie merceologiche e investendo nell’integrazione verticale delle business unit – dal prodotto allo sviluppo delle sedi industriali e commerciali – valorizzando la filiera produttiva italiana anche attraverso l’internalizzazione di licenze strategiche e l’espansione in settori come Gioielleria e Orologeria, Beauty, Casa e Hospitality. Il contatto diretto con la realtà – persone, mercati, territori – è per lui parte essenziale del processo decisionale. La verifica sul campo, l’ascolto e l’osservazione sono strumenti imprescindibili per comprendere, prima di ogni decisione, il contesto reale in cui un’idea dovrà tradursi. Nel 2012 ha guidato la scelta più significativa per l’azienda: la dismissione della linea giovane D&G, aprendo la strada ai progetti di Alta Moda, Alta Sartoria, Alta Gioielleria e Alta Orologeria, oggi massima espressione dell’artigianalità e del fatto a mano in Italia. Oggi Dolce&Gabbana è presente in oltre 170 paesi, tra distribuzione diretta e indiretta di tutte le categorie merceologiche, con più di 350 boutique monomarca. Genera l’85% del fatturato all’estero, impiega 6.172 persone – di cui 3.214 in Italia – e collabora con oltre 400 aziende terziste artigiane di alta gamma nei diversi settori merceologi. La centralità delle persone attraversa ogni dimensione dell’organizzazione e si riflette nell’impegno per la trasmissione del saper fare e la valorizzazione delle competenze. Con questo intento è nato il progetto “Botteghe di Mestiere”, che in oltre dieci anni ha formato più di 300 studenti nei mestieri dell’artigianato e della tradizione italiana, creando così il ricambio generazionale interno. Accanto al percorso aziendale, ha coltivato un interesse profondo per il mondo dell’hospitality e dell’intrattenimento, esplorandone la dimensione culturale, esperienziale e architettonica. Dal Post Garage al The Mode a Legnano, fino alla recente iniziativa della Tiara di Cervo, una collezione di residenze private immerse nella collina di Porto Cervo con vista sulla Costa Smeralda. È Alfonso DOLCE 1965 - MILANO INDUSTRIA MODA E ABBIGLIAMENTO

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