Civiltà del Lavoro, n. 3/2025

62 FOCUS Civiltà del Lavoro | giugno • luglio 2025 A colloquio con Matteo DE ANGELIS untare sugli aspetti immateriali e sull’identità culturale dei prodotti di lusso: è questa la “ricetta” suggerita dal professor Matteo De Angelis, docente del Dipartimento di Impresa e Management dell’Università Luiss, coordinatore del PhD in Management e Advisor del rettore per marketing, reclutamento e orientamento, nonché autore insieme a Cesare Amatulli del volume “Luxury marketing: vendere il lusso nell’epoca della sostenibilità”. Come valuta la situazione dell’industria del lusso a livello globale e italiano? È una situazione certamente difficile per diversi brand a livello di performance di mercato. Tale difficoltà affonda le radici certamente nei prezzi molto elevati, anche rispetto al valore funzionale e simbolico offerto dai prodotti di lusso, ma sarebbe riduttivo identificare nella sola leva prezzo la difficoltà dei brand del lusso. Da diversi anni, infatti, è in atto un fenomeno di progressiva diluizione del valore intrinseco dei beni di lusso, fenomeno anche noto come luxury fatigue, al quale hanno certamente contribuito l’accessorizzazione del lusso e la sovraesposizione dei beni di lusso, anche sui social media, che li ha resi meno aspirazionali. Come si è modificato negli anni il concetto di “lusso” e come pensa potrà cambiare in futuro? Il concetto di lusso si è evoluto, forse paradossalmente, nel senso di una minore inaccessibilità, fenomeno spinto da una crescente domanda di accesso al lusso e ai brand di lusso, pur tramite accessori dal prezzo relativamente contenuto. È altresì emerso il fenomeno delle esperienze di lusso, divenute sempre più pervasive. Il lusso, quindi, sembra aver perso parte del suo capitale culturale e del suo valore aspirazionale. Il futuro potrebbe però vedere un ritorno alla inaccessibilità, non solo materiale, ma anche intellettuale e culturale del lusso. Un’idea potrebbe essere quella di puntare sul concetto di conoscenza del lusso, che consiste nel fatto che l’inaccessibilità del lusso possa risiedere nel suo capitale culturale più che nei suoi prodotti materiali. In altri termini, molti possono comprare prodotti o esperienze di (RI)CONQUISTARE MERCATI con l’identità culturale P Matteo De Angelis ll futuro del lusso sarà legato più al capitale culturale che al possesso materiale: pochi potranno davvero conoscerlo, anche se molti potranno acquistarlo

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=