56 FOCUS Civiltà del Lavoro | giugno • luglio 2025 Intervista a Matteo LUNELLI di Paolo Mazzanti ome affrontare le sfide della congiuntura, tra rischi geopolitici, dazi trumpiani e una maggior cautela dei consumatori anche altospendenti? Ne parliamo con il presidente di Altagamma, il Cavaliere del Lavoro Matteo Lunelli. Presidente Lunelli, quali settori comprende l’industria del lusso rappresentata da Altagamma e quanto “pesa” nell’economia italiana? Altagamma riunisce oltre 120 marchi di eccellenza del made in Italy nei sette settori della moda, del design, della gioielleria, dell’alimentare, dell’ospitalità, dei motori e della nautica. È quella che noi definiamo l’alta industria culturale e creativa, un’industria che è espressione dello stile di vita italiano e che è fortemente radicata nei territori di appartenenza. I brand di Altagamma sono infatti al vertice di filiere e distretti composti da migliaia di piccole e medie imprese. Questo comparto è in grado di generare un valore – fra diretto, indiretto e indotto – di quasi 150 miliardi di euro, fornisce un contributo al Pil di quasi l’8% e coinvolge poco meno di due milioni di occupati, diretti e indiretti, pari all’8,2% dell’occupazione italiana. Si tratta di aziende con una fortissima vocazione internazionale, che esportano in media più di due terzi del loro fatturato all’estero. Ma non meno importante è il valore dell’alto di gamma per il Paese: grazie alla straordinaria diffusione all’estero dei suoi prodotti e servizi e al suo forte legame ideale con la nostra cultura, le nostre tradizioni e il nostro stile di vita, rappresenta un soft power che rafforza e qualifica l’immagine dell’Italia nel mondo. Quali sono i settori più colpiti dal rallentamento e quelli più resilienti? Nell’anno appena trascorso, il mercato del lusso a livello mondiale ha conosciuto un lieve calo (circa dell’1-2%), che segue tuttavia un forte rimbalzo post pandemico, tanto che possiamo parlare di una normalizzazione. Certo, le previsioni anche per l’anno in corso non sono di crescita, ma di ulteriore contrazione, che stimiamo tra il -2 e il -5%, a causa del rallentamento del mercato cinese, dell’instabilità geopolitica C Matteo Lunelli STRATEGIE D’ALTA GAMMA
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