47 Civiltà del Lavoro | giugno • luglio 2025 CONVEGNO NAZIONALE unificare i sistemi educativi, superando le barriere nazionali e creando una mobilità ancora maggiore per gli studenti. Inoltre, la riflessione va oltre l’integrazione accademica: è necessario anche un approccio che superi l’iper-specializzazione dei sistemi universitari, favorendo la creazione di percorsi trasversali e interscambi tra istituti di tutta Europa. La mobilità studentesca deve essere vista non solo come un’opportunità di crescita personale, ma come un’infrastruttura che stimoli la coesione culturale e politica. Dobbiamo immaginare un’Europa in cui tutti, dalla scuola primaria all’università, possano trovare una forma di educazione che non si limiti a rispondere ai bisogni locali, ma che costruisca una vera identità collettiva europea. SFIDE GEOPOLITICHE E DIFESA L’Europa oggi si trova a fronteggiare sfide geopolitiche sempre più complesse. Le minacce globali, dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, alle tensioni in Africa, sollecitano una nuova visione per la difesa europea. Se da un lato l’Europa ha sviluppato una forte interdipendenza economica e politica, dall’altro è ancora troppo debole sul piano della difesa. La proposta di una forza armata europea diventa quindi imprescindibile: i 27 eserciti nazionali sono costosi e inefficaci. La creazione di un corpo di difesa comune potrebbe, ad esempio, ridurre i costi, migliorare la risposta alle emergenze e rafforzare il ruolo dell’Europa nella Nato. La difesa non è più solo una questione di sicurezza nazionale, ma riguarda anche la stabilità globale. Allo stesso modo, la crescente sicurezza energetica diventa una priorità. La crisi ucraina ha reso ancora più evidente la necessità per l’Europa di diversificare le fonti energetiche, creando una politica energetica comune che riduca la dipendenza da Paesi terzi e salvaguardi la stabilità interna. Questo è uno degli aspetti che dovrebbe spingere a una più rapida integrazione delle politiche europee. Come abbiamo visto durante la pandemia e nella gestione della crisi ucraina, l’Europa ha la capacità di agire rapidamente quando è unita. I RISCHI DEL NAZIONALISMO E LA NECESSITÀ DI UNITÀ Nel contesto delle sfide interne, l’Europa è anche un campo di battaglia per il nazionalismo e il sovranismo. In molti Paesi europei, la crescita di partiti sovranisti è stata alimentata dalla percezione di una burocrazia europea distante. La critica alla Commissione europea come simbolo di un’autorità che rallenta la presa di decisioni urgenti è un argomento ricorrente. Tuttavia, è importante non confondere le difficoltà politiche interne, che sono un effetto della cooperazione tra Stati, con la funzionalità delle istituzioni europee. La vera sfida per l’Europa è trovare il giusto equilibrio tra decentramento e centralizzazione, tra autonomia degli Stati e solidarietà europea. Un’Europa forte deve essere un’Europa in grado di gestire i suoi conflitti interni senza che questi degenerino in divisioni insanabili. LAVORARE INSIEME PER UN MONDO DIVERSO In conclusione, l’Europa che vogliamo è quella di una comunità più forte e coesa, capace di rispondere alle sfide globali con decisione. Questo richiede un cambiamento nelle sue strutture politiche e istituzionali, un allineamento delle politiche educative e difensive, e un rafforzamento delle politiche economiche comuni. Ma richiede soprattutto una visione comune, una cittadinanza europea che possa estendersi oltre le frontiere nazionali, costruendo un’Europa che, al contrario di quella di oggi, non sia vista come una somma di Stati, ma come una vera e propria Nazione politica. In questo contesto, la sfida non è solo quella di preservare l’Europa, ma quella di trasformarla. Un’Europa capace di ridurre le disuguaglianze interne, di migliorare l’educazione, di gestire le sfide geopolitiche e di mantenere il benessere dei suoi cittadini. Solo con un’Europa che sappia costruire un futuro comune sarà possibile affrontare le grandi sfide che il mondo ci propone. Un progetto ambizioso è quello della scuola europea, che potrebbe essere il motore di una rinnovata identità continentale. L’educazione deve diventare il terreno su cui costruire una identità europea più solida Il concetto di cittadinanza europea risulta centrale. Se l’Europa è una realtà che cambia le vite dei suoi cittadini, come possiamo fare in modo che la cittadinanza europea diventi un valore condiviso?
RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=