15 Civiltà del Lavoro | giugno • luglio 2025 L’unica strada che rimane, se si intendono ottenere risultati concreti in tempi relativamente brevi (7/10 anni), è quella che i paesi leader dell’Europa comincino a lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo storico. È la strada che hanno iniziato da alcuni mesi Francia, Germania, Polonia e Regno Unito – Paese che su questo tema strategico ha deciso saggiamente di unirsi ai paesi Ue – e che è stata chiamata “dei volenterosi”. È fortemente auspicabile che questo gruppo possa essere integrato a breve da altri paesi dell’Unione e in particolare dall’Italia. Se nei prossimi anni riuscissero ad ottenere risultati significativi, la forza di attrazione nei confronti degli altri paesi europei sarebbe inarrestabile, come del resto è già avvenuto sul progetto dell’euro. Quali questioni dovrebbero essere affrontate in via prioritaria? • Promuovere ovvero acquisire sistemi comuni di armamento (droni, caccia, difesa antimissilistica, etc.), incentivando la produzione da parte delle aziende europee; • iniziare l’adozione di standard comuni per gli equipaggiamenti, le procedure e la formazione del personale; • scegliere tecnologie comuni riguardo alla cybersicurezza, all’Intelligenza artificiale, all’intelligence antiterroristica, ai sistemi satellitari; • programmare la realizzazione di un comando operativo comune, che in caso di gravi minacce esterne possa intervenire in maniera rapida ed efficace. È ovvio che queste operazioni vadano realizzate in stretto coordinamento con la Nato, poiché qualunque tipologia di difesa europea non potrà mai prescindere dalla alleanza indissolubile con gli Stati Uniti e gli altri paesi occidentali. In conclusione: realizzare un sistema integrato di difesa europeo è un processo assai complesso e difficile. Occorrerà superare antiche diffidenze, orgogli nazionalistici, e impegnarsi su progetti di lungo respiro. Saranno necessarie una forte e duratura volontà politica e una notevole duttilità per farsi reciprocamente concessioni anche impopolari. Tuttavia, è indubbio che se l’Europa riuscisse a realizzare una forte difesa comune conquisterebbe un peso geopolitico incomparabilmente maggiore rispetto all’attuale, spingerebbe decisamente verso il sogno degli Stati Uniti d’Europa e con la sua storia millenaria e la sua straordinaria cultura darebbe un contributo decisivo al progresso e alla pace del mondo. L’INTERVENTO
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