Civiltà del Lavoro, n. 2/2025

32 FOCUS Civiltà del Lavoro | aprile • maggio 2025 fare da “convitato di pietra” del secondo workshop preparatorio del Convegno di Venezia sono stati senz’altro i dazi annunciati poche ore prima da Donald Trump. E non avrebbe potuto essere altrimenti, visto il tema al centro dei lavori: “Potenza economica globale e politiche industriali per una nuova Europa”. In apertura dei lavori, il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella, ha affrontato direttamente la questione, sottolineando come i dazi del 20% – poi temporaneamente ridotti al 10% per un periodo di 90 giorni, ndr – rappresentino non solo un onere economico per i consumatori finali, ma anche un segnale preoccupante di potenziali incertezze economiche globali. “Il rischio maggiore è l’inizio di una recessione” ha affermato Sella, richiamando il precedente storico dell’aumento dei tassi sotto l’amministrazione Hoover nel 1930, che contribuì ad aggravare la Grande Depressione. L’intervento di Sella ha evidenziato la necessità per l’Europa di reagire con decisione, investendo nella propria competitività, nella difesa e nell’innovazione, senza perdere di vista gli obiettivi di decarbonizzazione e il rafforzamento delle politiche industriali comuni. “Pensate all’incertezza che nasce da tutto ciò. Abbiamo avuto il Covid, la guerra in Ucraina, l'emergenza del gas e ora questa enorme incertezza che ci dà Trump. L'Europa, come evidenzia il rapporto Draghi, dovrebbe assolutamente reagire. È probabilmente finito il periodo delle fonti energetiche a basso costo; è finito il periodo in cui la sicurezza ce la garantivano gli Stati Uniti e quindi dobbiamo investire nella difesa, non c'è nessun dubbio”. “E dobbiamo ricordarci – ha aggiunto – che abbiamo nostri settori chiave, come quello dell’auto, che adesso vedono non solo l'imposizione di dazi del 25 e non del 20, ma anche agevolazioni per chi va a produrre auto negli Usa. Allora dobbiamo migliorare la nostra competitività”. Infine, un’annotazione sul clima di fiducia nei confronti dell’Europa. “Gli ultimi sondaggi dicono che il 74% degli europei considera vantaggiosa l'appartenenza all’Ue. Il messaggio è chiaro: l'Europa è ancora un riferimento di democrazia e di valori che gli Usa sembrano perdere un po'”. Enrico Zobele, presidente del Gruppo Triveneto e organizzatore del prossimo Convegno nazionale di Venezia, ha rimarcato come l’attualità e la complessità del tema scelto per l’evento del 7 giugno riflettano la continua evoluzione del contesto geopolitico e commerciale internazionale. “Costruire un’Europa che dimostri di esistere e di saper agire con decisione – ha detto Zobele – è la sfida imprescindibile per il futuro del continente”. “Credo che gli interventi al Convegno verranno definiti, limati neanche fino alla sera prima, ma fino alla mattina stessa, vista l'evoluzione ormai continua di A L’UE ALLA SFIDA DEI DAZI Più unità e semplificazione IL SECONDO WORKSHOP PREPARATORIO DEL CONVEGNO NAZIONALE Da sinistra Gianni Bonvicini, consigliere scientifico Istituto Affari Internazionali, Enrico Zobele, presidente Gruppo Triveneto, e Paolo Mazzanti, direttore responsabile Civiltà del Lavoro

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