Civiltà del Lavoro, n. 2/2025

26 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | aprile • maggio 2025 Per quanto riguarda le ultime significative commesse, Att ha da poco consegnato un grande simulatore spaziale da 270 mc. alla Taiwan Space Agency mentre un altro, sempre per il test di grandi satelliti, è in consegna presso Airbus a Tolosa. Verso il futuro: test integrati e digitali Per la nuova Space Smart Factory di Thales a Roma in autunno verrà completata l’installazione e il collaudo di una grande camera di termovuoto, da 240 mc, con vuoto 10-7bar e campo di temperatura -173°C / +130°C. La fornitura verrà completata da due grandi camere per prove di antenne satellitari, a pressione ambiente, una da 285 mc con campo -150°C / +180°C e l’altra da 72 mc con campo -50°C / +100°C. Lo sviluppo delle attività spaziali sempre più diffuso e il lancio di costellazioni di microsatelliti ha portato Att a sviluppare Qbe, una camera di termovuoto adatta per startup o centri di ricerca. Caratteristica di questo termovuoto è la forma a parallelepipedo, unica nel suo genere, che favorisce il miglior utilizzo dello spazio interno, una facile ergonomia ed un costo più ridotto. In piena fase di sviluppo, con un altro partner italiano, anche un sistema test integrato capace di collaudare schede o dispositivi elettronici, destinati al settore spaziale, sottoponendoli a stimolazioni elettriche mentre si applicano stress termici (fino a 100°C / min!) e di vibrazione con shock ripetitivi a 6 gradi di libertà (tecnica HALT & HASS). Lo sviluppo delle attività spaziali sempre più diffuso e il lancio di costellazioni di microsatelliti ha portato Att a sviluppare Qbe, una camera di termovuoto adatta per startup o centri di ricerca dai giganti Thales Alenia Space e Leonardo. Solo con una forma di partenariato, includendo anche il settore pubblico, potremo continuare a ricoprire il ruolo che ci spetta a livello internazionale e che Luigi Broglio ci ha aperto nel 1967. Il nostro contributo Att Angelantoni Test Technologies, Gruppo Angelantoni Industrie (fondato nel 1932), progetta e costruisce dal 1952 camere di simulazione ambientale (camere climatiche) destinate ai settori automobilistico, elettronico e aerospazio. Dal 1988 Att fornisce ai clienti del settore anche camere di termovuoto, cioè simulatori spaziali per il test di satelliti o componenti di satelliti. Si tratta in genere di camere cilindriche, costruite in acciaio inox di forte spessore, capaci di lavorare in un vuoto spinto, dell’ordine di 10-7 bar. All’interno si trova uno schermo, anch’esso cilindrico, in cui viene fatto circolare azoto liquido. Opportuni riscaldatori servono per lavorare a temperature più alte rispetto all’azoto liquido, generalmente fra -180°C e +150°C. Innovazione sostenibile nei test spaziali Att ha sviluppato negli ultimi anni una tecnologia innovativa che prevede l’uso di azoto gassoso, non più liquido, che termoregola l’ambiente per irraggiamento, senza più i riscaldatori in camera. Si ottengono così sensibili risparmi energetici, riduzione dei consumi di azoto liquido e migliore uniformità di temperatura nel campo -180°C / +150°C. Att, con un altro partner italiano, ha da poco installato in Italia una camera di termovuoto capace di operare fino a -192°C utilizzando elio gassoso al posto dell’azoto. Gianluigi Angelantoni è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2014. È presidente del Gruppo Angelantoni Industrie e di ATT Angelantoni Test Technologies. Entra giovanissimo nell’ azienda fondata dal padre nel 1932, oggi gruppo industriale costituito da 3 unità produttive in Italia, con aziende controllate in Germania, Francia, India e Cina. Il gruppo annovera oltre 400 dipendenti e un export del 90% Simulatore spaziale Qbe per microsatelliti

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