Civiltà del Lavoro, n. 2/2025

25 Civiltà del Lavoro | aprile • maggio 2025 PRIMO PIANO egli ultimi venti anni il settore spaziale ha vissuto una trasformazione senza precedenti, allargando gli orizzonti della scienza, della tecnologia e dell’economia. Dal primo satellite artificiale mandato in orbita nel 1957, il sovietico Sputnik, e dal primo satellite italiano San Marco, lanciato dieci anni dopo, il settore spaziale ha amplificato il suo raggio d’azione andando ben oltre i confini della pura ricerca e dell’esplorazione: oggi abbraccia anche le sfere della sicurezza, della difesa, dell’ambiente, dell’agricoltura, delle comunicazioni e persino del turismo. La nascita della Space economy Lo spazio non è più soltanto un ambiente scientifico ed esplorativo, ma è una opportunità economica, capace di attrarre capitali e risorse, anche quelle umane. Da qui il termine di Space economy. Recentemente nuovi operatori economici, investitori finanziari, capitali di ventura che non provengono dal tradizionale settore spaziale, sono stati attirati dalle possibilità del settore spaziale e hanno iniziato ad investirci, affascinati dalle sue prospettive di innovazione ma anche dal potenziale di crescita economica. Su tutti Elon Musk, fondatore di Space X, ma senza dimenticare Jeff Bezos, Richard Branson, Paul Allen e tanti altri. Si tratta di imprenditori che hanno accumulato enormi fortune con questa New Space economy basata sul web e sui servizi low cost, sfruttando soprattutto le Low Earth Orbit (Leo), con costellazioni di migliaia di piccoli satelliti. Europa e Italia: la sfida dell’innovazione L’Europa e soprattutto l’Italia, grazie anche al disegno di legge Spazio 2024, devono colmare il gap con gli Stati Uniti, passando da una storica manifattura di satelliti e strumenti ad una strategia sempre più basata su nuovi servizi e informazioni via web. Lo sviluppo della New Space economy in Italia sarà possibile giocando d’anticipo, affrontando tempestivamente e in modo innovativo le sfide poste dalla crescita di tante startup, affiancate di Gianluigi ANGELANTONI N Partnership pubblico-privato? SEMPRE PIÙ NECESSARIA Gianluigi Angelantoni

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