Civiltà del Lavoro, n. 2/2025

24 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | aprile • maggio 2025 Ci sono poi i 13 satelliti della costellazione Iride, che verranno integrati nella Space Smart Factory, un grande progetto finanziato con fondi interni, di Leonardo e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Non ultimi i primi sei satelliti della Seconda generazione della Costellazione Galileo, per le funzioni di navigazione. Quale contributo stanno dando al settore i fondi del Pnrr? Oltre ad Iride, che sarà completato entro il 2026, con il supporto del Pnrr l’azienda partecipa a una missione dimostrativa di In-Orbit Servicing per testare le tecnologie abilitanti per le future missioni di assistenza in orbita. Altro progetto chiave è la Space Smart Factory, una fabbrica interamente digitale per la progettazione, produzione e test di satelliti, un vero e proprio digital hub che utilizzerà tecnologie avanzate inclusi gemelli digitali, tecniche di realtà virtuale e aumentata, simulatori integrati con la filiera ed elementi di automazione (robot/cobot), che contiamo di poterla inaugurare dopo l’estate. Voi partecipate a molti progetti nazionali e internazionali. Queste missioni hanno un impatto concreto sulla nostra vita quotidiana? Assolutamente sì. Le tecnologie spaziali sono oggi indispensabili nella nostra vita: dalla navigazione satellitare alle previsioni meteorologiche, dal monitoraggio di incendi e alluvioni all’agricoltura di precisione. Penso, ad esempio, ai sistemi di navigazione satellitare come Galileo che usiamo ogni giorno per muoverci, ai dati meteorologici sempre più precisi, o al contributo decisivo dell’osservazione della Terra nel monitoraggio di fenomeni come il cambiamento climatico, gli incendi, le alluvioni o la gestione delle risorse naturali. Inoltre, molte missioni spaziali favoriscono il progresso scientifico e tecnologico, generando innovazioni che trovano applicazione anche in altri settori, dall’ingegneria ai materiali, fino alla medicina. Nel futuro come cambierà il rapporto tra l’uomo, lo spazio e la Terra? Diventerà sempre più integrato e simbiotico. Le tecnologie spaziali saranno centrali nel monitoraggio e nella protezione del nostro pianeta, con applicazioni che contribuiranno direttamente alla sostenibilità ambientale. Lo spazio diventerà anche una piattaforma per testare soluzioni che poi troveranno impiego sulla Terra, creando un circolo virtuoso tra esplorazione e benessere umano. In questa trasformazione, collaboriamo con le migliori università italiane per attrarre giovani talenti, promuovendo un ambiente inclusivo e diversificato. (B.G.) Italia ha compiuto un passo decisivo verso l’autonomia industriale nel settore spaziale. Il 31 marzo scorso, presso la sede centrale di Angel Holding guidata dal Cavaliere del Lavoro Vito Pertosa, a Mola di Bari, è stata inaugurata la Space Factory 4.0 alla presenza del ministro Adolfo Urso, del presidente dell’Asi Teodoro Valente, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, oltre che Chiara Pertosa, Ceo di Sitael, e Matteo Pertosa, Ceo di Vaimoo e MatiPay . La Space Factory 4.0, co-finanziata dall’Asi nell’ambito del Pnrr, è progettata per essere un hub tecnologico avanzato, completamente italiano, dedicato all’integrazione e al collaudo “a km zero” di satelliti. Il suo tratto distintivo è l’alta specializzazione unita alla sostenibilità, in una filiera che punta su efficienza, controllo della qualità e tempi rapidi di realizzazione. All’interno della struttura spicca una camera pulita da 1.200 metri quadrati, tra le più grandi al mondo, affiancata da un centro di qualifica spaziale in grado di riprodurre le condizioni ambientali dello spazio: una dotazione tecnologica che consente di garantire prestazioni elevate e conformità agli standard internazionali più stringenti. Fiore all’occhiello della fabbrica è anche la nuova camera anecoica, la più grande del Sud Italia. Con la Space Factory 4.0, prende corpo una visione che unisce talento, tecnologia e territorio, contribuendo a posizionarel’Italia tra i leader europei nell’ambito dell’aerospazio. UN NUOVO INIZIO PER L’INDUSTRIA SPAZIALE ITALIANA: LA SPACE FACTORY 4.0 È REALTÀ L’

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